Oltre 2000 progetti attivati in ambito IoT. E’ forse questo uno dei segnali più evidenti dei cambiamenti in atto in Netapp, che nell’ultimo anno e mezzo ha dato il via a un processo di trasformazione sia del proprio portafoglio, sia dei propri modelli di business, con l’obiettivo, come racconta Marco Pozzoni, country leader della società in Italia, di “non essere più vissuti solo come NAS player”, bensì come interlocutore nell’ambito dello storage Flash, dell’iperconvergenza, del cloud e soprattutto nell’area delle soluzioni innovative. “Sono soluzioni per le quali abbiamo risorse e competenze e nelle quali lo storage probabilmente non è strategico, ma è pur sempre abilitante. Per questo stiamo guardando a quei vertical nei quali lo storage diventa elemento di abilitazione della digital transformation”.
NetApp vuole muoversi nella data-driven economy e si propone come partner delle imprese nello sviluppo e nella realizzazione di una data platform, in grado di ospitare tutti i dati di cui c’è bisogno e che vengono generati. “Vogliamo essere il player della data driven economy: il nostro focus è la data management platform: ovunque tu voglia collocare i tuoi dati, noi abbiamo un pezzo di software per prenderli, memorizzarli gestirli. Il data management è un elemento chiave in qualunque progetto IoT ed è qui che noi vogliamo essere”.
“Finora sono oltre 2000 i progetti sviluppati in ambito IoT, sempre muovendoci nell’area del data management, con un approccio end-to-end, dalla creazione, alla raccolta, al trasporto, allo store, per arrivare ad analytics e visualizzazione, dove ci muoviamo in una logica di ecosistema, grazie a forti partnership con i player di riferimento del settore, fino all’archiviazione”.
L’intervista integrale a Marco Pozzoni e a Stefan Ebner, Innovation & Strategy Manager della società, con competenze specifiche nel mondo dell’automotive, si può leggere a questo indirizzo.