Cisco, avanti tutta sull’automazione IT per il multi-cloud

Il colosso Usa annuncia nuovi aggiornamenti per l’Application Centric Infrastructure. Obiettivo delle feature: semplificare ai clienti il processo di adozione di reti intuitive per i data center

Pubblicato il 19 Ott 2017

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“Dal momento che i nostri clienti si stanno orientando verso strategie multi-cloud, sono alla ricerca di modalità con cui semplificare la gestione e la scalabilità dei propri ambienti. Automatizzando le operazioni base dell’IT attraverso una policy centrale che interessa diversi data center e diversi luoghi, le nuove funzionalità di multi-site management di Aci aiutano gli operatori di rete a gestire e spostare più facilmente i carichi di lavoro da un solo monitor. Questo è un passo importante nel realizzare la visione di Cisco ‘Aci Anywhere’ ossia di portare Aci in qualsiasi ambiente”. Ish Limkakeng, senior vice president for data center networking di Cisco, commenta così i nuovi aggiornamenti per l’Application Centric Infrastructure (Cisco Aci), la soluzione Sdn (Software-Defined Networking, ndr) con cui il colosso Usa semplifica ai clienti il processo di adozione di reti intuitive per i data center.

Grazie all’ultimo aggiornamento del software, spiega la compagnia in una nota, oltre 4mila clienti potranno aumentare l’agilità del business con l’automazione della rete, ottenere una gestione semplificata e una migliore sicurezza per ogni combinazione di workload nei container, nelle macchine virtuali e bare metal per i cloud privati e i data center on-premise. Si tratta di un aggiornamento in linea con i cambiamenti che oggi coinvolgono i data center: le aziende, sottolinea Cisco, stanno inevitabilmente sperimentando la necessità di accelerare velocità, flessibilità, sicurezza e scalabilità in ambienti multi-cloud e data center sempre più complessi.

Tra le nuove funzionalità di Aci rientrano: la gestione multi-site, con cui i clienti possono facilmente connettere e gestire diversi fabric ACI, che sono geograficamente distribuiti per migliorare la disponibilità attraverso l’isolamento dei domini di errore e fornendo una visione globale delle policy della rete tramite un unico portale di gestione; l’integrazione con Kubernetes, tramite la quale  i clienti possono  implementare i propri carichi di lavoro come micro-servizi all’interno dei container, definire le policy di rete utilizzando questo sistema open-source e ottenere modelli di rete unificati per containers, machine virtuali e ambienti bare-metal; una maggiore flessibilità e visibilità operativa, garantita dall’interfaccia utente di nuova generazione che semplifica l’utilizzo di Aci con nuovi e semplici layout, visuali topologiche e procedure guidate per la risoluzione dei problemi; l’aumento del livello di sicurezza, tramite nuove feature che proteggono le reti mitigando gli attacchi, anche grazie al supporto per il rafforzamento granulare delle policy per gli end point all’interno dello stesso gruppo di sicurezza.

“Con ‘Aci Anywhere,’ Cisco offre una soluzione scalabile che porterà i clienti verso il successo in ambienti multi-cloud e multi-site – prevede Dan Conde, analista di Enterprise Strategy Group -. La nuova integrazione di ACI con i container cluster managers e i miglioramenti per la sicurezza zero trust rende questa soluzione adatta a qualsiasi tipo di business dai grandi service provider e le grandi aziende fino alle piccole imprese”.

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