Il Safety Bubble Device non è altro che un braccialetto in grado di emettere un suono o una vibrazione nel momento in cui rileva il superamento della distanza minima di sicurezza di un metro tra un collega e l’altro. Dopo l’approvazione di sindacati e lavoratori, entro metà maggio diventerà ufficialmente uno dei dispositivi di protezione individuale a corredo di due stabilimenti del Gruppo Fiorentini, azienda romana con oltre 200 dipendenti impegnati nei settori dell’edilizia e dei prefabbricati.
Il distanziometro è stato ideato e realizzato dall’azienda marchigiana Vesta, che eroga servizi professionali nel campo dell’ingegneria, in collaborazione con Zanini Consulting, società di ingegneria specializzata in IOT, RFID e Consulenza Direzionale IT. Inoltre, opera nel pieno rispetto della privacy, senza registrare nominativi o tracciare i percorsi di chi lo indossa.
“SBD registra le collisioni ma non segue le persone, rispetta lo Statuto dei lavoratori e tutte le regole del GDPR. Solo in caso di richiesta da parte delle autorità di Pubblica Sicurezza, sarà possibile associare gli eventi alle singole persone interessate. Questo per informare e agire a tutela della loro salute, qualora un dipendente segnalasse la positività al Covid o sintomi assimilabili” spiega Simone Fedeli, legale rappresentante di Vesta.