Presentato ufficialmente a Torino il Polo nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura: sotto la guida del Politecnico di Torino, nell’area Tne di Corso Settembrini 178, sarà realizzata una struttura con aule didattiche e laboratori, al fine di offrire alle imprese i servizi di formazione, di ricerca finalizzata ed applicata e di trasferimento tecnologico, di networking e di contaminazione tra tecnologie e competenze, anche grazie alla co-location delle aziende.
Il Cim4.0, tenuto conto del ruolo e dell’attività sino ad ora svolta, con il contributo di Camera di commercio di Torino, Api e Unione Industriale, coordinerà tutti i servizi che caratterizzeranno il nuovo Polo.
Quali saranno i servizi erogati da questo centro tecnologico di eccellenza?
- Formazione continua, attraverso le lauree professionalizzanti, percorsi Its, Accademy e Learning Hub per i lavoratori e per il mercato del lavoro con il coinvolgimento del Politecnico, dell’Università, della Scuola Camerana, Skillab, Api Formazione, Cim4.0, etc.;
- Ricerca finalizzata, attraverso iniziative e attività di ricerca del Politecnico, dell’Università e di altri Centri di Ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e dell’Industria 4.0;
- Ricerca applicata, trasferimento tecnologico, innovazione di prodotto e processo attraverso l’attività di tutti gli enti di ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e della Manifattura;
- Networking attraverso strategie di comunicazione, organizzazione e gestione di eventi B2B in cui saranno coinvolte realtà come il Mesap, Torino Wireless, CIM4.0, DIH Piemonte, etc.
- Co-location di imprese attraverso lo sviluppo di un ecosistema industriale territoriale con incubazione e accelerazione che coinvolgerà grandi aziende, PMI e start up legate all’industria 4.0.
Disponibilità dei primi spazi entro il 2023
L’ultimo decreto-legge del 25 maggio 2021 relativo a “Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” ha confermato un iter legislativo che già lo scorso anno aveva previsto e definito la creazione di un Polo nazionale di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore dell’Automotive nell’area di crisi industriale di Torino. La disponibilità dei primi spazi definitivi del Polo è prevista indicativamente entro il 2023.
Primi 40 milioni di euro già a disposizione
I primi 40 milioni di euro, fondamentali per l’avvio del progetto, sono disponibili grazie ad un contributo della Regione Piemonte, un finanziamento della Camera di commercio di Torino e ai primi fondi previsti dal Mise nel decreto legge sopra citato. Il Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura sarà organizzato secondo un modello “Hub & Spoke” (Centro con connessioni a rete) coordinato dal Politecnico di Torino, con Hub principale a Torino connesso a realtà di eccellenza in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Abruzzo, Toscana, Puglia, Basilicata e Sicilia.
“Quando si riesce a fare sistema tra formazione, servizi alle aziende e ricerca applicata si creano le condizioni ottimali per realizzare progetti di sviluppo come quello del Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura. Nel Polo di Mirafiori, imprese italiane e internazionali troveranno ricerca applicata di alto livello, accompagnata anche dalla possibilità di formare il proprio personale con le competenze necessarie per implementare questa innovazione; potranno testare prodotti e soluzioni dall’alto valore tecnologico, essere in rete con grandi aziende, Pmi e startup, incubare, accelerare ed essere parte di un modello di sviluppo industriale unico nel suo genere”, commenta in rappresentanza di tutti i firmatari il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, che conclude: “La possibilità di ripartire dall’automotive e dalla manifattura, due ambiti storicamente trainanti per l’economia del territorio, rappresenta una grande chance per Torino, per il Piemonte e per tutto il Paese che oggi deve fondare la propria ripresa economica su un modello di sviluppo tecnologico di eccellenza, come quello che potremo mettere in campo a Mirafiori”.