Evento

Nella capitale al via lo spettacolo di innovazione con la Maker Faire 2021

L’evento, organizzato dalla Camera di commercio romana, si terrà dall’8 al 10 ottobre e ospiterà i progetti di privati e scuole su temi che variano dall’agrifood alla sostenibilità, dalla manifattura alla robotica, fino all’intelligenza artificiale. Sarà possibile seguire la rassegna anche online

Pubblicato il 20 Set 2021

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Ancora una volta l’innovazione è al centro della scena, ma quest’anno anche in presenza. E’ a Roma, che dall’8 al 10 ottobre si terrà negli spazi del Gazometro Ostiense, la nona edizione della “Maker Faire Rome – The European Edition, una tre-giorni dedicata alle nuove tecnologie promossa e organizzata dalla Camera di commercio capitolina. Non solo maker ma anche robot, imprenditori, musicisti, ricercatori e innovatori tornano a incontrarsi in un evento che rappresenta una commistione perfetta tra vetrina della tecnologie e incubatore di nuove idee e applicazioni in grado di favorire il progresso.

Nonostante il ritorno in presenza, sarà comunque disponibile una piattaforma online dedicata che permetterà di accedere a diversi canali tematici, uno per ogni argomento, più un canale principale in diretta dal quale verranno raccontate storie d’innovazione. Non solo: negli spazi verrà allestito uno studio televisivo che ospiterà interviste ed incontri con i protagonisti della manifestazione.

Dall’agricoltura al fooddalla manifattura alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, tanti i temi che verranno toccati durante la manifestazione, nata nel 2012 per permettere a produttori e sviluppatori di presentare le loro idee e ottenere finanziamenti. L’edizione 2021, la nona in assoluto, la prima in presenza dallo scoppio della pandemia, prevede in particolare due contest finalizzati a valorizzare i migliori progetti in mostra: il primo è “Make to Care“, l’iniziativa open innovation pensata per attivare soluzioni a beneficio di chi convive con una disabilità causate da patologie o traumi; il secondo è “MakeITCircular” per promuove i valori del riciclo, del riuso e della co-progettazione.

“Tutto questo si fa a Roma” precisa Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio “Sono davvero orgoglioso che la Maker Faire torni quest’anno in presenza in un’area simbolica e dalla grande vocazione innovativa come quella del Gazometro Ostiense. Lo ritengo un messaggio di forte fiducia verso il futuro. L’innovazione è uno dei driver dello sviluppo globale e siamo pronti, anche questa volta, a raccontarvi storie ed esperienze di chi guarda avanti e del mondo che verrà”.

L’innovazione va indirizzata per risollevare il sistema produttivo italiano

Tra le grandi tematiche di quest’anno, Robotica e Intelligenza Artificiale, grazie alla partecipazione dell’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-Rim) e il Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale del Cini, tra altri enti e università.  Tante anche le iniziative connesse ai temi dell’Agrifood e Sostenibilità in particolare con i contributi di ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Crea e Enea, e della salute con Make to Care, il contest che premia le innovazioni nate dal basso per la cura e l’assistenza dei pazienti, e le attività educative attraverso le call dedicate al mondo della scuola.

Ma Maker Faire non è solo tecnologie, robot e stampanti 3D: non mancano infatti arti e musica che propongono intersezioni creative alla presenza di artisti come Donato Piccolo, Clementino e La Rappresentante di lista. E non mancherà, come ogni anno, un’area dedicata all’offerta didattica con opportunità di webinar, workshop di formazione e aggiornamento. La scuola sarà però protagonista anche in attivo, con 20 istituti tecnici superiori che da ogni parte d’Italia presenteranno i loro progetti su sensoristica, sostenibilità, turismo e molti altri comparti.

Che l’innovazione sia una sfida irrinunciabile e decisiva per tutti è convinto anche il presidente di Innova Camera (azienda speciale della Camera di Commercio di Roma) Luciano Mocci: “La pandemia ha accelerato i processi di implementazione della digitalizzazione all’interno delle imprese e dei luoghi di lavoro. Processi che vanno accompagnati e indirizzati in modo da coinvolgere appieno anche le micro e piccole imprese, spina dorsale del nostro sistema produttivo, che hanno più bisogno di essere aiutate ad affrontare e vincere la sfida di un mercato sempre più globale”.

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