Stampa 3D

Con il nuovo Polipropilene di BASF, la stampa 3D diventa sostenibile

Adatto per i settori automotive, medicale e industria, il Polipropilene di Basf offre una caratteristica unica: gli scarti possono essere riutilizzati al 100%. Ora è a disposizione anche della tecnologia Multi Jet Fusion di HP

Pubblicato il 15 Ott 2020

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Elmec 3D, la business unit di Elmec Informatica dedicata alla manifattura additiva, amplia la sua proposta di materiali per la stampa 3D con il Polipropilene di BASF.
Si tratta di uno dei polimeri più usati a livello industriale per la realizzazione di oggetti di uso comune e componentistica automotive e che da oggi è a disposizione anche per la tecnologia MJF (Multi Jet Fusion) di HP. Oltre all’elevata resistenza agli urti, all’abrasione, agli agenti chimici e isolamento elettrico, e al basso costo, ciò che rende questo materiale decisamente particolare, è che il materiale di scarto può essere riutilizzato al 100%, eliminando così gli sprechi.

HP introduce nel suo portfolio questo materiale, in una versione studiata appositamente da BASF per essere stampata con la più recente HP JET FUSION 5200. Oltre che nell’automotive, verrà utilizzato in settori quali l’industria e il medicale, per esempio per la produzione di dispositivi medici, protesi e ortesi. Come tutti gli altri materiali del portfolio HP, è dotato di certificazione Skin Contact, che consente un contatto con la pelle sicuro e garantito.

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