Il boom dell’Internet of Things va sempre più accompagnandosi, dal punto di vista infrastrutturale, con l‘Edge computing, che è in grado di intervenire soprattutto in un aspetto decisivo come la riduzione dei tempi di latenza, in modo da garantire l’effettivo utilizzo dell’immensa mole di dati generati dai dispositivi IoT. Ma dal momento che entrambi sono fenomeni tecnologici relativamente recenti, è inevitabile che molte delle domande dei responsabili aziendali ruotino intorno all’affidabilità e alle strade giuste da percorre in azienda. Il punto di partenza è che l’Edge computing deve essere visto come un insieme PC e server distribuiti collocati vicino ai dispositivi IoT, e allo stesso modo è possibile includere anche le reti che li supportano e i collegamenti ai dispositivi anch’essi come rete periferica (rete Edge). Questo comporta che tutti i dispositivi e le reti Edge sono essenzialmente un’estensione della rete IT aziendale – e come tali devono essere trattati.
Cosa serve all’edge computing
Ciò dovrebbe portare all’implementazione di applicazioni per OT che utilizzino standard e criteri IT relativamente alle modalità di distribuzione del software e dei dispositivi (dagli alloggiamenti fisici alla regolamentazione di chi può eseguire gli aggiornamenti e quando, ecc). Praticamente tutte le aziende dispongono di standard e processi per il modo in cui gestiscono l’infrastruttura IT e la stessa modalità può essere attuata anche per la gestione dell’infrastruttura IoT Edge. Ciò significa garantire che l’alimentazione non abbia sbalzi e che sia affidabile, ricorrendo all’utilizzo di sistemi UPS per proteggere le componenti critiche, in particolare i punti nevralgici dell’impresa connessa con l’IoT. Ciò include gli stessi dispositivi abilitati all’internet of Things, nonché i server o le reti su cui si effettuano la raccolta dei dati e i processi di controllo. In sintesi, le reti edge in un ambiente IoT devono essere trattate come l’infrastruttura informatica, di cui fondamentalmente fanno parte. In molti casi, ciò richiederà la cooperazione tra i team OT, responsabili di gran parte dell’infrastruttura IoT, e i team IT che hanno le competenze e l’esperienza per proteggere tali sistemi. Inoltre, saranno necessari strumenti per garantire che l’intera infrastruttura sia altamente gestibile, dal rack, alla PDU, fino all’UPS. Per ulteriori informazioni sull’affidabilità di IoT e Edge computing è possibile consultare questo articolo uscito originariamente su iotedge.it