Il mondo del retail, come pochi altri settori, sta conoscendo grandi cambiamenti per effetto dell’avvento della Digital Transformation: anche se il 90% delle vendite al dettaglio mondiali si verificano ancora oggi all’interno di negozi fisici, un recente rapporto di Deloitte ha evidenziato che, per ogni dollaro speso, ben 56 centesimi sono influenzati dalle interazioni digitali. Inoltre, è indubbio che Amazon e altri operatori dell’on line stiano conquistando progressivamente quote di mercato, rendendo difficile la competizione a molti rivenditori tradizionali.
L’IoT alla base del cambiamento nel retail
La strada per invertire la rotta risiede nell’innovazione: questo spiega perché molti retailer stiano investendo in tecnologia per offrire ai propri clienti esperienze d’acquisto innovative all’interno degli store, riuscendo al contempo a mantenere un elevato grado di semplicità. E tra le tecnologie utilizzate molte hanno a che fare con il mondo dell’Internet of things: i sensori connessi alla rete possono essere utilizzati per monitorare e tracciare le merci in consegna al negozio, oltre che per gestire con più efficacia i magazzini. All’interno degli store, invece, i sensori IoT possono essere estremamente utili per prevedere il comportamento dei consumatori all’interno dei negozi, aiutando i retailer a ottimizzare gli spazi.
Il negozio del futuro
Non solo: l’IoT abilita la possibilità di offrire servizi personalizzati sulla base della geolocalizzazione. Lo scenario del retail del futuro è quindi quello di un cliente che entra in un negozio fisico con il suo smartphone e che, grazie alla registrazione wi-fi, riceve messaggi di promozioni e nuovi prodotti. Nel frattempo, le telecamere di riconoscimento facciale identificano l’acquirente, attivando ulteriori soluzioni per visualizzare gli elementi di possibile interesse.
L’Edge computing come abilitatore
Per far funzionare al meglio queste e altre tecnologie basate sull’IoT, alcuni retailer stanno collocando la potenza di calcolo il più vicino possibile all’utente, cioè al cliente degli store, ovvero nel cosiddetto edge computing. L’edge computing soddisfa queste esigenze creando una rete di micro data center che elaborano i dati appena fuori – o all’edge – del punto in cui i dati vengono generati. Ciò elimina i problemi di latenza, aumenta l’affidabilità e consente di prendere decisioni in tempo reale. I micro data center basati sull’edge computing sono dunque la tecnologia preferita per supportare questa nuova ondata di applicazioni nel retail, offrendo un’infrastruttura di alimentazione, raffreddamento, sicurezza e monitoraggio integrata, plug-and-play e preconfigurata. Ulteriori approfondimenti sono disponibili in questo articolo pubblicato su Iotedge.it