Fujitsu rafforza la propria proposizione in ambito cloud computing e servizi gestiti per i clienti italiani con un nuovo servizio Cloud IaaS Private Hosted erogato da un data center situato a Milano. Obiettivo del colosso giapponese dell’Ict, 159.000 dipendenti in oltre 100 Paesi; fatturato consolidato di 4,8 trilioni di yen, pari a circa 40 miliardi di dollari al 31 marzo 2015; ampio portfolio di soluzioni che spazia dai notebook fino al supercomputer, alla consulenza): per rispondere al meglio in modo coerente alle esigenze delle aziende nazionali in termini di affidabilità, flessibilità, data location e riduzione dei costi.
“Tutti gli analisti – ha dichiarato Federico Francini, Presidente e Amministratore Delegato di Fujitsu Italia – sono concordi nel ritenere il cloud computing un mercato in grande crescita nei prossimi anni anche in Italia e siamo sicuri che questo investimento possa permetterci di costruire un forte vantaggio competitivo nel settore dei servizi e del Cloud IaaS”.
L’infrastruttura cloud, basata su soluzioni di ultima generazione, permetterà, infatti, alla multinazionale nipponica di erogare i propri servizi facendo leva su una maggiore possibilità di personalizzazione dell’offerta, anche grazie alla prossimità territoriale con i clienti italiani.
Il data center selezionato per erogare il servizio è classificato Tier 3 e risponde quindi a elevati standard di protezione dati, disponibilità del servizio e sicurezza. L’infrastruttura locale messa a disposizione da Milano si integra con l’offerta Global Cloud di Fujitsu, basata su un ampio ventaglio di soluzioni che spazia dal IaaS, PaaS, SaaS fino ai Cloud Integration Services. “Con il lancio del Cloud IaaS Private Hosted erogato tramite un data center italiano, riusciremo a dare maggiori garanzie ai clienti locali privati e pubblici dal punto di vista della prossimità territoriale dei dati, nonché a fornire una notevole potenza elaborativa ai nostri servizi gestiti – continua Francini -. Il nuovo data center complementa la nostra offerta, perché permetterà di superare alcuni dei maggiori ostacoli all’adozione del cloud come la preoccupazione per il rispetto delle normative connesse alla gestione dei dati locali e per il controllo dell’accesso dati”.