Il direttore Enterprise di Vodafone Italia, Giorgio Migliarina, lo aveva annunciato in un’intervista a Internet4Things a fine giugno, quando l’operazione era in dirittura d’arrivo, e ora è ufficiale: Vodafone ha completato la copertura Narrowband IoT in Italia, con il 100% dei propri siti 4G che dispongono della tecnologia che permetterà ad aziende e PA di accedere in anticipo ad alcune delle funzionalità 5G.
Tra i casi d’uso abilitati da questa rete i principali riguardano il monitoraggio energetico, sanitario, ambientale e strutturale, oltre che nuove applicazioni per l’agricoltura di precisione, le smart cities e le smart utilities.
Il settore agricolo, ad esempio – si legge in una nota dell’operatore, potrà usufruire di nuovi sofisticati sistemi di monitoraggio, irrigazione e alimentazione automatizzata anticipando così l’azienda agricola del futuro, mentre nel campo del monitoraggio strutturale sarà possibile abilitare sistemi di allarme a consumo ridotto negli edifici delle aree geografiche soggette a catastrofi naturali, come terremoti , alluvioni.
Ma cos’è nello specifico il Narrowband IoT? Si tratta di uno standard di trasmissione dati su reti cellulari che opera su banda licenziata a 800 MHz e integra le caratteristiche di una rete Low Power Wide Area (Lpwa) con quelle delle reti cellulari Lte 2G, 3G e 4G, assicurando copertura su aree vaste, efficienza energetica (le batterie degli oggetti connessi possono durare anche oltre i 10 anni), e un supporto fino a 50.000 dispositivi in una singola cella. Il Nb-IoT è stato inoltre recentemente inserito tra gli standard del 5G dall’ente di standardizzazione 3GPP, assicurando così la coesistenza delle due tecnologie per il futuro.
Vodafone inizia anche a siglare i primi accordi commerciali su questo standard: tra i primi quello con Apkappa, società del Gruppo Maggioli specializzata in soluzioni innovative per le smart cities, i cui apparati saranno dotati di connettività NB-IoT Vodafone per rendere “intelligenti” i contatori meccanici e telegestire così le reti idriche e di illuminazione pubblica. Vodafone ha inoltre avviato un progetto con Arduino per realizzare soluzioni commerciali congiunte basate sulla tecnologia hardware di Arduino e la connettività di Vodafone.
L’operatore ha inoltre attivato dall’anno scorso a Milano un laboratorio che, in ottica di open innovation e co-creazione, permette ad aziende e Pubblica Amministrazione di testare le potenzialità del NB-IoT, e di provare le proprie applicazioni prima del lancio commerciale, in un ambiente sicuro e in grado di replicare esattamente le prestazioni della tecnologia di rete.
Vodafone infine connette oggi 74 milioni di oggetti nel mondo, tra i quali 9,2 milioni in Italia, ed impegnata a raddoppiare l’estensione della propria rete Nb-IoT in Europa entro il 2019.