L’annuncio è ufficiale. Dal 2020 Amazon Web Services, AWS aprirà una propria infrastruttura anche in Italia.
L’apertura della Region su Milano, la sesta in Europa per la società, che ne conta 19 complessivamente, corrisponderà a ulteriori tre Availability Zones, che andranno ad aggiungersi alle 57 al momento già attive.
La decisione di aprire una infrastruttura in Italia si inquadra in un momento di forte espansione per AWS, che entro la fine dell’anno dovrebbe aprire una Region in Svezia ed entro i prossimi 18 mesi potrà contrare su ulteriori quattro Region e 12 Availability Zone in tutto il mondo, Sud Africa e Hong Kong incluse.
Perché AWS ha scelto l’Italia
Sulla scelta del nostro Paese, è molto chiaro Andy Jassy, chief executive officer di Amazon Web Services: all’Italia AWS riconosce quanto costruito in questi anni sulla propria piattaforma, ma non nega che la disponibilità di una infrastruttura sul territorio renderà più semplice sia per le imprese sia per le organizzazioni pubbliche abbracciare strategie di cloud transformation, nella certezza di una riduzione delle latenze e, soprattutto, del rispetto delle normative vigenti in materia di controllo, gestione e conservazione dei dati.
Va detto, per amor di precisione, che AWS aveva già una propria presenza nel nostro Paese, con l’apertura nel 2012 di un primo PoP (Point of Presence) a Milano e da un secondo nel 2017 a Palermo. Nel 2016, inoltre, la società aveva acquisito NICE Software, con sede ad Asti, specialista nell’ambito dell’high performance computing, mentre in tutti questi anni ha promosso la nascita e la crescita di community di sviluppatori, integratori, partner a Roma e a Milano, a supporto dei clienti interessati a spostare i propri workload e le proprie infrastrutture verso il cloud AWS.
Le iniziative italiane
Nel nostro Paese, AWS ha negli anni attivato programmi dedicati al mondo degli studenti, delle scuole, delle università e degli sviluppatori, coinvolgendo realtà come il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna, l’Università di Bolzano, l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Napoli Parthenope, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università di Salerno.
Al mondo delle startup è invece dedicato il progetto AWS Activate, lanciato ormai cinque anni fa, per il quale collabora con H-Farm, Nana Bianca & PoliHub.
Una Region pensata per clienti e partner
Nell’annunciare la prossima apertura della Region di Milano, AWS sottolinea la numerosità delle aziende italiane che hanno deciso di portare i loro workload, anche critici, sul proprio cloud, con l’obiettivo non solo di ridurre i costi ma di accelerare i processi di innovazione, anche grazie al supporto dei suoi partner.
Cita realtà come Ferrero, Enel, Eataly, Pirelli, Vodafone, ma anche molti attori del public sector, come A2A Smart City, la città di Cagliari, la Corte dei Conti o la Regione Autonoma Sardegna.
Quanto ai partner, il punto di riferimento per loro è la community APN (AWS Partner Network) della quale fanno parte decine di migliaia di ISV in tutto il mondo. In Italia ne fanno parte realtà quali Accenture, BeSharp, Capgemini, Claranet, CloudReach, Deloitte, DXC, NTT Data, Sopra Steria, Storm Reply, Techedge, XPepper, Zero12, che potranno dunque utilizzare la nuova infrastruttura locale.