BlockIt è un laboratorio di ricerca e sviluppo interamente dedicato alla Blockchain e all’integrazione delle nuove competenze con l’offerta focalizzata per i settori del Made in Italy. Con sede a Padova, progetterà e realizzerà soluzioni evolute per le aziende, accelerando il cambio di paradigma associato alla tecnologia Blockchain, con una forte attenzione all’affidabilità dei processi.
Il team di BlockIt, guidato da Michele Morbiato e Nicola De Bello, fondatori del progetto in partnership con Var Group, conta su oltre trent’anni di esperienza nello sviluppo di software per le aziende, sistemi di analisi sulla sicurezza, training di sviluppo sicuro, infrastrutture come firewall e intrusion detection, antivirus, soc, compliance per la sicurezza dei dati sensibili in ambito pagamenti.
Con la Blockchain, ecosistemi peer-to-peer nel Food, Fashion e Pharma
Lotta alla contraffazione dei brand o dei prodotti, tracciabilità delle operazioni e certificazione delle transazioni, controlli di qualità e provenienza dei cibi. Se fino ad ora la Blockchain è stata appannaggio del settore finanziario, le operazioni aziendali e i processi di molti ambiti del business saranno trasformati da questa tecnologia. Infatti, i principi che la contraddistinguono possono essere estesi ovunque vi sia un processo codificato e l’esigenza di garantire l’autenticità e la sicurezza di tutti i passaggi, sia che si tratti di servizi, di prodotti, di documenti e di certificazioni.
“Nel 2020 le imprese italiane saranno pronte a raccogliere la sfida della Blockchain e a sperimentare i benefici concreti derivanti dalle prime applicazioni” spiega Francesca Moriani, AD di Var Group. BlockIt ha già realizzato due progetti che permettono di certificare l’integrità di farmaci salvavita e dei prodotti alimentari altamente deperibili.
“Attualmente abbiamo numerosi POC aperti con sperimentazioni interessanti nei settori della GDO, del Fashion, del Food e del Pharma. Gli orizzonti della ricerca sono vastissimi e, per questo stiamo avviando collaborazioni importanti con alcune Università italiane, prima fra tutte quella stretta con il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova” conclude Moriani.