Si parla anche di Blockchain al Cibus di Parma.
In occasione del salone internazionale dell’alimentazione, giunto quest’anno alla diciottesima edizione, in programma come tradizione a Parma dal 7 al 10 maggio e dedicato al settore agroalimentare e a tutte le tematiche di attualità nell’ambito del food e del retail, si parlerà infatti delle applicazioni della Blockchain nell’ambito della tracciabilità alimentare.
Così come a Vinitaly fu presentato il Progetto Filiera Vitivinicola 4.0, nato dalla collaborazione tra il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura, il Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (SIN) e Almaviva, anche in questa occasione si torna a riflette non tanto su tematiche tecnologiche, ma soprattutto sul loro impatto per migliorare operatività, qualità e standard nelle filiere agroalimentare.
Appuntamento il 9 maggio per la Blockchain nelle filiere dell’olio e dell’aceto
Il Mipaaf, Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, dunque analogamente a quanto già accaduto nelle scorse settimane in occasione di Vinitaly a Verona, analizzerà le nuove frontiere della tracciabilità, con un focus specifico sulle filiere dell’Olio di Oliva e degli Aceti di Vino.
Lo farà con un evento, in programma per il prossimo 9 maggio alle ore 11 e che si svolgerà direttamente presso lo stand del Ministero, al Padiglione 3, Area E068.
L’incontro, dal titolo “Blockchain negli oli di oliva e aceti di vino: opportunità e garanzia del consumatore vedrà la partecipazione di Luigi Polizzi, Dirigente Ufficio PQAI IV – Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare del ministero, Fulvio Conti, Responsabile delle pratiche agricole e ambientali di Almaviva, Leo Bertozzi, Direttore Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche – AICIG, Stefano Petrucci, Presidente del Consorzio Olio Dop Sabina, Federico de Simoni, Direttore del Consorzio tutela Aceto Balsamico di Modena.