I vantaggi delle soluzioni blockchain nella gestione dell’emergenza Covid-19

Dalla Cina agli Usa all’Italia, ecco come la tecnologia a registro distribuito sta aiutando a fronteggiare la crisi, dall’e-learning all’assistenza sanitaria fino allo smart working

Pubblicato il 16 Gen 2020

Cos'è la crittografia e perché non ne possiamo fare più a meno

Il Covid-19 ha avuto un impatto su paesi, comunità e individui in innumerevoli modi, dalla chiusura delle scuole alle questioni relative all’assicurazione sanitaria. Mentre i governi si affrettano a risolvere questi problemi, sono sorte diverse soluzioni basate sulle tecnologie blockchain per aiutare a far fronte alla crisi sanitaria mondiale, e pure alle sue conseguenze socio-economiche.

L’uso della blockchain nell’e-learning e nell’assistenza sanitaria

Grazie alla blockchain è possibile sviluppare piattaforme di formazione progettate per adattarsi ai sistemi e ai programmi di gestione dell’apprendimento esistenti nelle varie istituzioni educative, consentendo agli educatori di “rilasciare certificati digitali di completamento dei corsi e di verifica” per rendere efficace l’insegnamento delle lezioni online.

Con l’utilizzo di tali piattaforme, si è in grado di tracciare l’attività degli studenti da remoto, in modo che quando torneranno a scuola, le istituzioni saranno in grado di capire esattamente il programma già realizzato da casa perché i relativi certificati di completamento e le valutazioni di rendimento saranno stati registrati sulla blockchain e persino integrati nei loro tradizionali sistemi di accreditamento..

Sul fronte dell’assistenza sanitaria, in Cina una preesistente piattaforma basata su blockchain e regolata da smart contract, che fornisce assistenza agli individui per forti esigenze mediche, ha aggiunto il coronavirus al suo elenco di condizioni critiche ammissibili al pagamento assistenziale.

La natura decentralizzata della blockchain e la sua indipendenza dalla fiducia tra le parti hanno permesso di elaborare facilmente i reclami e di rendere più rapidi i pagamenti ai partecipanti alla piattaforma. Quest’ultimi, infatti, possono semplicemente presentare come prova i propri documenti giustificativi, mentre le agenzie investigative vi ottengono accesso immediato e utilizzano la blockchain stessa per vedere l’intero percorso, prima e – se accordata l’assistenza – dopo il pagamento.

Inoltre, l’utilizzo di una piattaforma blockchain riduce la quantità di scartoffie coinvolte nel servizio di reclami, che, basato sulla blockchain, svolge per questo un ruolo chiave pure in relazione allo scoppio del coronavirus, eliminando quasi totalmente il processo cartaceo e la necessità di consegnare documenti alle varie cliniche personalmente. In tal modo si riesce a mitigare davvero il rischio di infezione da contatto…

Per tenere d’occhio il modo in cui il coronavirus si sta diffondendo, si è reso inoltre necessario costruire una dashboard che tenga traccia in tempo reale di infezioni, decessi e recuperi al loro verificarsi nel mondo. Oltre a fornire una mappa e cifre basate su dati sanitari disponibili pubblicamente, questo tracker abilitato alla blockchain presenta addirittura una sezione che cattura i tweet recenti sui casi di Coronavirus.

Progetti basati su blockchain in Cina e Usa

La tecnologia blockchain sta dunque aiutando governi e agenzie mediche a combattere il Coronavirus, con applicazioni per affrontare le sfide emergenti, tra cui la gestione delle cartelle cliniche, la protezione delle comunità recintate per i residenti, la gestione delle forniture di soccorso e il monitoraggio della logistica dei materiali di prevenzione delle epidemie, ma ciò non è tutto. Proprio in questi giorni, infatti, si sta studiando negli Usa una soluzione ad hoc per spostare i registri della catena di approvvigionamento medico in una blockchain per poter così anticipare la carenza di emergenze sanitarie identificando i punti critici nel processo di consegna.

Per aiutare le aziende che affrontano le ricadute economiche del coronavirus, l’amministrazione statale cinese sta monitorando i prestiti attraverso il progetto pilota di una piattaforma finanziaria transfrontaliera. Tale piattaforma, basata su blockchain, dovrà ora aiutare le medie e piccole imprese rimaste attive e, quando riapriranno, ancora di più quelle che ora sono chiuse, a migliorare l’efficienza della propria attività, rendendo per esse più conveniente ottenere finanziamenti per il commercio delle esportazioni e altri tipi di finanziamenti necessari al mantenimento di un livello sano di profittabilità.

Blockchain e smart working

In questi giorni caratterizzati dall’emergenza del virus Covid-19, molti dipendenti stanno sperimentando il cosiddetto “smart working”, ovvero il lavoro da remoto abilitato da dispositivi digitali connessi a internet. Mentre è difficile immaginare che una tecnologia come la blockchain possa davvero portare vantaggi strategici alle piattaforme di lavoro smart, perché la sua vera forza, la decentralizzazione, non è particolarmente utile nella gestione dei rapporti lavorativi tra aziende e dipendenti, che sono, al contrario, intrinsecamente di natura centralizzata, nel caso del lavoro nella pubblica amministrazione potrebbe esserci un chiaro vantaggio, ovvero quello di rendere pubbliche e condivise le informazioni necessarie al lavoro da remoto dei funzionari amministrativi. Tuttavia, nessuna soluzione è ancora stata proposta in questo senso e ogni idea rimane per ora allo stato astratto di pura concettualizzazione.

Ciò che si può facilmente prevedere dallo sviluppo di tutte le applicazioni della tecnologia dirompente sopra elencate, che sono solo le prime a essere state sperimentate e che faranno da esempio per lo sviluppo di molte altre, è una società che, anche quando lo stato emergenziale che ha fatto da impulso a tutto questo sarà risolto, si troverà profondamente cambiata: una società 4.0, o forse 5.0, data-driven e completamente digitale, nella quale la blockchain fungerà da standard per il funzionamento integrato di tutte le altre nuove tecnologie, garantendo in ogni momento la sicurezza dei dati.

Conclusioni

Guardando, infine, ai mercati azionari e confrontandoli ai mercati finanziari di criptovaluta, è plausibile concludere che, nonostante entrambi siano in forte calo, il mercato delle criptovalute si riprenderà molto più rapidamente perché fortemente basato sulla fiducia nella tecnologia e non tanto nell’economia reale e nelle imprese, che per ora sono pesantemente colpite dalle conseguenze della violenta diffusione del virus, prima tra le quali l’interruzione delle catene di approvvigionamento.

Insomma, l’impulso all’utilizzo della blockchain è forte e incalzante è l’accelerazione degli sforzi per l’adozione delle sue applicazioni da parte dei governi. Altrettanto concreto sembra essere lo sforzo che si sta facendo nella redazione di leggi adeguate alla tecnologia e alle condizioni reali, per la prima volta dimostrando al mondo che le applicazioni della blockchain possono finalmente impattare in maniera tangibile la nostra quotidianità.

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