Supply Chain e gestione delle attività Parts & Service: sono questi i due settori che più direttamente e più di altri beneficeranno degli effetti dell’accordo di collaborazione stipulato tra CNH Industrial e IBM.
Un accordo con valenza pluriennale, che ha come obiettivo l’efficientamento delle operation e il miglioramento della competitività del gruppo, grazie all’utilizzo di Blockchain e Cloud.
Chi è CNH Industrial
Sono 12 i marchi con i quali CNH Industrial opera a livello internazionale e otto sono i mercati di riferimento della società: trattori e macchine agricole, con i marchi Case IH, New Holland e Steyr, macchine per movimento terra, con Case e New Holland Construction, veicoli commerciali, con Iveco, autobus e pullman, con Iveco Bus e Heuliez Bus, veicoli da cava e costruzione, con Iveco Astra, vicoli antincendio, con Magirus, difesa e protezione civile con Iveco Defense Vehicles, motori e trasmissioni, con FPT Industrial.
La società ha una presenza globale e vanta 66 impianti di produzione e 53 centri di ricerca e sviluppo: dà lavoro a oltre 63.000 persone in 180 Paesi.
Gli obiettivi della partnership con IBM
Come sottolineato all’inizio, gli obiettivi della collaborazione abbracciano le attività globali di CNH Industrial e puntano alla revisione dei processi strategici e di business, grazie al potenziamento della infrastruttura ICT, integrata con i data center e il cloud di IBM, e all’adozione di nuove leve tecnologiche, con un riferimento specifico proprio alla Blockchain associata sia alla gestione della supply chain sia alle gestione delle parti di ricambio, dei richiami, del servicing.
Non solo Blockchain, spazio anche all’IoT
Ma non è tutto.
L’annuncio della collaborazione cita anche ulteriori leve tecnologiche, dalla data analytics all’Intelligenza Artificiale, al Machine Learning, con l’obiettivo di attivare percorsi di innovazione nell’ambito della Produzione, della Qualità, delle Vendite, del Financing e del Customer Service.
L’associazione di tecnologie quali Internet of Things e Data Analytics consentirà, ad esempio, di avviare processi di predictive maintenance a partire dagli impianti produttivi, cogliendo l’opportunità di un miglioramento complessivo dei cicli di vita dei prodotti stessi.