Cambiare il mercato dell’energia p2p con un marketplace blockchain

Una iniziativa dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano in collaborazione con EY individua in un marketplace, da realizzare con la partecipazione delle utility, una nuova soluzione per gli scambi e le transazioni legate all’energia nel mondo prosumer

Pubblicato il 06 Ott 2018

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Nel mondo dell’energia la crescita della produzione “domestica”, per “la propria utenza” ha contribuito a favorire lo sviluppo di una domanda “alternativa” a quella tradizionale. In questi anni si è assistito a una polverizzazione della produzione presso numerosissimi soggetti privati che hanno fatto emergere la necessità di gestire un nuovo mercato. Certo, si tratta di una utenza e di una capacità produttiva di tipo prosumer,  basata primariamente sulla necessità di valorizzare i surplus della produzione domestica. Ed è proprio nella gestione di questi “scambi” e di queste transazioni che la blockchain può dare risposte nuove.

Su questo fenomeno del mercato dell’energia si è concentrata l’analisi e la proposta progettuale dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano in collaborazione con EY che ha realizzato il rapporto e il progetto su “Le opportunità della Blockchain per lo scambio di energia p2p”. Un lavoro che ha coinvolto i principali attori del mercato dell’energia nel nostro paese con lo scopo di analizzare le condizioni, le esigenze e le opportunità per lo sviluppo di una piattaforma dedicata allo scambio di energia a livello Prosumer2Consumer.

Il risultato concreto è un progetto di marketplace dove i cittadini che hanno scelto di produrre energia per il proprio “uso personale” o per la propria attività, possono vendere eventuali surplus, magari ai propri vicini, in modo facile e sicuro. Nello stesso tempo le utility, chiamate a partecipare e a gestire questa piattaforma, possono aggiungere servizi a valore aggiunto a tutti i consumatori. In particolare, il marketplace si rivolge a quei soggetti che sono nello stesso tempo produttori e consumatori e che hanno una capacità produttiva destinata al consumo domestico.

La blockchain per semplificare la gestione delle transazioni di energia p2p

Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano ha osservato che il modello p2p per lo scambio di energia è già una realtà e che la Blockchain può permettere la registrazione di tutti gli scambi con una semplificazione della fatturazione tra gli utenti. La piattaforma al centro di questo progetto si presenta come un marketplace, gestito dalle utility, che potrebbe semplificare le relazioni e le transazioni tra piccoli produttori-utenti in ottica di scambio p2p. Portale sottolinea che una piattaforma di questo tipo dovrebbe permettere alle utility di aggiungere servizi a valore aggiunto.

Se si pensa che ad oggi la maggior parte dell’energia che viene prodotta dal mondo prosumer non può essere utilizzata in forma di autoconsumo e che il piccolo produttore rischia di incontrare non poche difficoltà nella vendita del proprio surplus energetico al vicino di casa appare evidente la necessità di individuare una risposta innovativa a questo fenomeno. Grazie alla blockchain si può dare vita appunto a una piattaforma di gestione delle transazioni che faciliti il contatto e le vendite tra privati in chiave p2p facendo crescere le opportunità di allargamento del mercato anche a nuovi soggetti.

Il ruolo delle utility

Una piattaforma di scambio e gestione delle transazioni, con la gestione delle utility, può infatti permettere ai cittadini che hanno deciso di diventare produttori e che hanno valutato l’opportunità di portare sul mercato le proprie eccedenze di vendere energia ad altri soggetti. La piattaforma consente ai consumatori di definire un piano di approvvigionamento elettrico con la possibilità di scegliere tra l’offerta delle utilities e quella di altri produttori.

Come detto, le utility dovrebbero mantenere la gestione del processo di fatturazione che dovrebbe essere remunerato con il pagamento di una quota di adesione per poter usufruire dei servizi.

Secondo l’analisi della ricerca effettuata dall’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger e da EY con questo modello il gestore potrebbe contare su un incremento dell’1% dei ricavi, che va in parte a colmare la riduzione di gettito dovuto alla “concorrenza” dei produttori prosumer.

Sono 4 gli elementi del progetto sviluppato da Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano e EY.
La Blockchain per la creazione di un ambiente trusted su cui scrivere le informazioni relative alla generazione e al consumo di energia elettrica.
Accessibilità dei dati a tutti gli attori: alle utility che gestiscono il servizio, ai produttori “individuali” o prosumer ed ai consumatori finali. Governance – Gli accessi di prosumer e consumer al marketplace vengono regolati sulla base della governance commerciale del servizio mentre agli smart contract è affidata l’automazione delle clausole contrattuali.

Un cambiamento radicale nelle vendite e negli acquisti di energia

Per Paola Testa, Energy Leader area Mediterranea di EY questo marketplace potrebbe contribuire a cambiare radicalmente i modelli di acquisto dell’energia elettrica e potrebbe mettere in collegamento con più facilità i prosumer con il mondo consumatori finali, ma con un ruolo di gestione e di servizi a valore aggiunto riservato alle utility.

Giuseppe Perrone, Blockchain HUB MED Leader di EY  ha a sua volta sottolineato che questa implementazione della blockchain prevede la registrazione dei dati relativi alla produzione di energia dei prosumer e la gestione  delle condizioni economiche cui si collocheranno le offerte sul marketplace. Grazie agli smart contract vengono automatizzate le operazioni di fatturazione per remunerare gli attori coinvolti in funzione del pagamento della fattura da parte del cliente all’utility.

Immagine fornita di Shutterstock

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