Analisi

Tech Index 2024: il settore tecnologico globale sceglie l’ottimismo



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Il Settimo Tech Index di DLA Piper rivela un settore tecnologico fiducioso e resiliente, con l’Intelligenza Artificiale al centro delle innovazioni future. Nonostante le sfide geopolitiche ed economiche, le aziende abbracciano il cambiamento come opportunità, puntando su AI, 5G e IoT per guidare la crescita e la trasformazione digitale

Pubblicato il 4 nov 2024



Tech index

Nonostante un contesto geopolitico instabile e una ripresa economica lenta in molti mercati chiave, l’industria tecnologica mantiene un forte ottimismo riguardo alle opportunità di crescita futura. Per i CIO si tratta di un quadro estremamente ghiotto, da cui trarre spunto per il futuro: adottare un atteggiamento proattivo e flessibile e abbracciare una cultura di innovazione continua, in cui il cambiamento è visto come un’opportunità piuttosto che una minaccia, può realmente fare la differenza. Ma dove guardare? Intelligenza artificiale, 5G e IoT sono le principali aree chiave di innovazione proiettate alla crescita, al pari (ma non in termini di attuazione) di ESG, monetizzazione dei dati, cybersecurity e trasformazione digitale. Per rimanere competitive e guidare l’innovazione, le aziende devono saperle inquadrare tutte nell’ambito di un processo di evoluzione continua, integrandole nei loro modelli operativi. 

È quanto emerge dal Tech Index 2024Riding the next big wave, l’analisi biennale di DLA Piper che offre una visione globale sul settore tecnologico. Il report, che ha coinvolto 1.200 dirigenti, investitori e funzionari governativi/regolatori di diverse regioni, coprendo aziende di tutte le dimensioni, da piccole imprese a grandi corporazioni, presenta un punteggio globale di 71, segnalando un elevato livello di fiducia nel settore tecnologico nonostante le sfide geopolitiche attuali.

Innovazione tecnologica: in Nord America, Latam e Africa il massimo ottimismo

A livello regionale, il punteggio è più alto in Nord America e America Latina, dove si raggiunge un punteggio di 74, seguito da Africa con lo stesso punteggio, riflettendo un forte ottimismo in queste aree.

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L’Europa e l’Asia Pacifico registrano punteggi leggermente inferiori, attorno a 68, mentre il Medio Oriente si attesta a 67. Questi risultati indicano una fiducia diffusa nel potenziale di crescita del settore tecnologico, sebbene esistano variazioni regionali dovute a specifiche dinamiche economiche e politiche locali.

Intelligenza Artificiale: il cuore dell’innovazione tecnologica 

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Il futuro è ora, e l’intelligenza artificiale ne è il centro nevralgico. Secondo il Tech Index 2024, il 63% dei dirigenti – dato che sale al 72% in Europa – vede nell’AI l’opportunità di crescita più significativa. Questo dato riflette un mercato in cui l’AI non è più solo una frontiera lontana, ma una realtà che le aziende stanno vivendo. Tuttavia, per capitalizzare completamente su questa tecnologia, i CIO devono superare il “problema dell’ultimo miglio”, ovvero colmare il divario tra il potenziale teorico dell’AI e la sua applicazione pratica nel mondo reale.  

La strada vincente è quella di integrare l’AI nei sistemi esistenti, utilizzando strumenti come chatbot avanzati per ottimizzare il servizio clienti e machine learning per analisi predittive che migliorano la capacità di anticipare tendenze di mercato e comportamenti dei clienti. Creare piattaforme interoperabili è fondamentale per garantire che l’AI possa scalare e adattarsi alle esigenze specifiche dell’azienda, mantenendo al contempo la sicurezza delle applicazioni.

IoT: uno scenario destinato a moltiplicarsi 

Le organizzazioni del settore pubblico e privato in tutto il mondo stanno iniziando a scoprire un numero sempre maggiore di modi per sfruttare la tecnologia dell’Internet delle Cose (IoT), potenziata da connettività ultra-veloce. Sebbene queste applicazioni dell’IoT siano ancora agli inizi, il numero e la scala dei casi d’uso sono destinati a moltiplicarsi negli anni a venire, specialmente con l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

In particolare, i contesti industriali si sono già rivelati un terreno fertile per i dispositivi IoT, che utilizzano e elaborano enormi quantità di dati in precedenza inaccessibili per ottimizzare l’efficienza delle linee di produzione e della gestione della catena di approvvigionamento. Con i progressi tecnologici, inclusi i sistemi di apprendimento con back propagation correttiva, questi sistemi stanno diventando sempre più precisi e affidabili.

Trasformazione Digitale: la sfida del cambio di mindset 

Non basta una mano di vernice digitale: le aziende devono ricostruirsi dalle fondamenta per prosperare nel mondo moderno. La trasformazione digitale, come sottolinea il Tech Index 2024, richiede un cambio di mentalità, spingendo le aziende a riconsiderare i loro modelli operativi. Questo non significa semplicemente adottare nuove tecnologie, ma integrare la digitalizzazione in ogni aspetto del business.

Il problema – fa notare DLA – è che relativamente poche organizzazioni hanno realmente compreso l’entità del cambiamento che una vera trasformazione comporta. Ma come agire ora? Lo sviluppo di una cultura aziendale che promuove l’innovazione e l’adattamento rapido è fondamentale per sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti. La vera trasformazione – chiarisce DLA – è un viaggio continuo, guidato da una cultura aziendale che abbraccia il cambiamento e vede ogni nuova tecnologia come un’opportunità di crescita.

5G: un viaggio solo agli inizi 

Il 5G promette di rivoluzionare la connettività, ma il suo viaggio è appena iniziato. Il Tech Index 2024 posiziona il 5G subito dietro l’AI in termini di potenzialità, segnalando che, nonostante le sfide, c’è un enorme entusiasmo intorno a questa tecnologia. Le aziende hanno l’opportunità di sfruttare il 5G per abilitare applicazioni IoT avanzate, che richiedono comunicazioni in tempo reale e gestione di grandi volumi di dati.

Nel settore manifatturiero, ad esempio, il 5G può supportare l’implementazione di fabbriche intelligenti, dove macchinari e sensori comunicano continuamente per ottimizzare i processi produttivi. Tuttavia, per massimizzare i benefici del 5G, è cruciale affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla gestione delle risorse di rete. Le questioni di sicurezza nazionale e l’allocazione dello spettro continuano a rappresentare ostacoli significativi, ma con un approccio strategico e lungimirante, il 5G può davvero trasformare il panorama aziendale, offrendo nuove possibilità di innovazione e miglioramento dell’efficienza operativa.

Monetizzazione dei dati: una sfida complessa 

I dati sono il nuovo petrolio, ma monetizzarli rimane una sfida complessa. Il Tech Index 2024 indica che mentre le aziende riconoscono il valore dei dati, l’effettiva monetizzazione è ancora in ritardo rispetto ad altre tecnologie emergenti come AI e IoT. Il problema di fondo, rivela il report, è che molte aziende sono scoraggiate dalla qualità delle informazioni disponibili.

La necessità di assumere data scientist qualificati, in grado di gestire grandi volumi di dati con un approccio commerciale, è essenziale per superare queste sfide. Tuttavia, solo il 38% degli intervistati ha riferito di impiegare attualmente data scientist, anche se la metà afferma di avere in programma di farlo in futuro.

ESG: impossibile restare indietro 

In un mondo che si muove verso una maggiore responsabilità sociale e ambientale, le aziende non possono permettersi di restare indietro. Il Tech Index 2024 evidenzia come le tecnologie emergenti stiano accelerando l’adozione di pratiche ESG, spingendo le aziende a integrare la sostenibilità nelle loro strategie. Questo non si limita a conformarsi alle normative: si tratta di utilizzare l’innovazione per ridurre l’impronta ecologica e promuovere un futuro più sostenibile e giusto.

Le aziende devono sfruttare le tecnologie emergenti per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni, contribuendo a un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. In questo contesto, l’integrazione di obiettivi ESG nelle strategie aziendali non solo migliora la reputazione e la conformità normativa, ma apre nuove opportunità di mercato e partnership strategiche. Le aziende che riescono a bilanciare crescita e sostenibilità avranno infatti un vantaggio competitivo significativo in un mercato sempre più orientato verso l’etica e la responsabilità.

M&A: di nuovo in auge, ma con motivazioni diverse 

Le acquisizioni sono tornate all’ordine del giorno per molte aziende a livello globale dopo uno dei cali più marcati nell’attività di fusioni e acquisizioni degli ultimi decenni. Dopo un periodo di 18 mesi di stagnazione, successivo alla fine improvvisa della straordinaria corsa al rialzo delle operazioni nel 2022, molte organizzazioni stanno nuovamente valutando i vantaggi di acquisire aziende esterne.

I benefici principali includono l’accesso a nuove tecnologie, la capacità di scalare rapidamente e stabilire una presenza in nuovi mercati, oltre ad aumentare rapidamente la quota di mercato e accedere a talenti qualificati. Tuttavia, emergono priorità regionali differenti: in Europa si punta sull’accelerazione della crescita della quota di mercato, mentre in Asia-Pacifico è prioritario stabilire una presenza in nuovi mercati. Negli Stati Uniti, invece, si concentra sull’ampliamento del bacino di talenti.

Fintech: torna la fiducia 

Dopo due anni di forte turbolenza, nel settore fintech sembra tornare gradualmente un senso di calma e fiducia sia per gli innovatori che per gli investitori. Il sondaggio rileva che il fintech è considerato una delle aree chiave per la crescita potenziale del business, anche se si colloca al sesto posto, ben dietro l’IA, il 5G, la trasformazione digitale, la cybersecurity e l’Internet delle Cose. Questo suggerisce che nel settore persiste ancora un certo grado di incertezza, sebbene sia interessante notare che i rispondenti in Nord America, nella regione Asia-Pacifico e in America Latina vedono un maggiore potenziale di crescita nel settore rispetto ad altre regioni.

Fra ottimismo e attenzione all’AI

Due elementi emergono chiaramente dal settimo Tech Index biennale di DLA Piper: un senso travolgente di ottimismo e un’attenzione assoluta sulle promesse e le potenziali minacce dell’Intelligenza Artificiale. “È sorprendente che, nonostante un contesto economico mondiale ancora incerto, il settore tecnologico mostri un entusiasmo così marcato, registrando un punteggio complessivo record di 71, il più alto mai visto nei nostri sondaggi”, conclude DLA. Nonostante le preoccupazioni geopolitiche, tra cui la guerra in Ucraina e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, le aziende tecnologiche sembrano aver sviluppato una resilienza che permette loro di affrontare l’incertezza come la nuova norma, pronte a navigare sfide imprevedibili e a cercare nuove opportunità di crescita. 

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