Ora come ora, l’attenzione di tutti noi cittadini è concentrata sull’emergenza sanitaria in atto, evidente soprattutto negli ospedali con posti di terapia intensiva ormai saturi e medici in enorme difficoltà. Risulta quindi indispensabile fare in modo che non arrivino così tanti malati nelle nostre strutture sanitarie. Per questo motivo bisogna ricorrere ad approcci nuovi in grado di: identificare potenziali nuovi focolai; prevenire la diffusione del contagio per un’azione tempestiva di prevenzione e limitazione; anticipare l’identificazione (early detection) dei contagiati (asintomatici/paucisintomatici), la variabile chiave da controllare per ridurre la velocità di diffusione dell’epidemia; ottimizzare la gestione delle risorse sanitarie disponibili (posti di terapia intensiva, personale medico e paramedico, strumenti, ecc.).
In ragione di questi obiettivi, è fondamentale conoscere in tempo reale i sintomi e mappare i movimenti dei potenziali positivi al virus, replicando quanto è stato realizzato in Corea del Sud. Un grande aiuto può arrivare dall’utilizzo di modelli matematici e algoritmi di intelligenza artificiale. Ma sia i modelli che gli algoritmi hanno bisogno di dati, per esser validati e poi alimentati. Ecco perché l’aiuto più grande che tutti possiamo dare è mettere a disposizione i nostri dati, raccolti con gli smartphone e reperibili con specifiche App. La condivisione dei dati sanitari e la geolocalizzazione può aiutare a tracciare il percorso delle persone infette e di tutti i soggetti venuti a contatto con il virus.
Ottavio Crivaro, Founder & Ceo Moxoff, Mathesia, Math&Sport, Alfio Quarteroni, matematico e accademico italiano e Giuliano Noci, Full Professor of Strategy and Marketing al Politecnico di Milano intendono raccogliere il maggior numero di donatori possibile per dimostrare a Istituzioni e operatori delle telecomunicazioni, che noi ci siamo: come individui che mettono a disposizione i loro dati in nome di un bene comune (la salute e il futuro del nostro Paese). Se saremo in tantissimi, a quel punto almeno un operatore telefonico manifesterà la sua disponibilità e/o le Regioni o altre Istituzioni sposeranno il progetto. Firma la petizione qui.
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