InfiniDat lancia InfiniBox SSA aggiornando lo storage all-flash con una soluzione a bassa latenza.
Il nuovo solid state array promette prestazioni più veloci, maggiore cyber resilienza e amplia AIops.
InfiniBox SSA aggiorna il solid state array
La nuova soluzione va ad affiancare le soluzioni di storage cyber resilienti in portfolio di Infinidat.
La capacità di resilienza informatica di InfiniSafe arricchisce lo storage primario e migliora: le prestazioni, AIOps ed efficienza.
Il nuovo InfiniBox SSA II è uno storage all-flash che si posiziona ora ai primi posti del mercato per velocità, ma soprattutto vanta una bassa latenza.
La bassa latenza è un valore importante perché il 5-10 per cento delle applicazioni IT aziendali sono Tier 0 ovvero richiedono una latenza costantemente molto bassa. Per questo motivo, molte organizzazioni decidono di affidarsi a sistemi all-flash per soddisfare i requisiti di latenza dei propri carichi di lavoro mission-critical”, commenta Eric Burgener, research vice president, Infrastructure Systems, Platforms and Technologies Group, IDC.
“Infinidat punta direttamente a questo segmento di mercato con il suo InfiniBox SSA II e le capacità aggiornate, inclusa la garanzia di fornire latenze fino a 35 microsecondi e il nuovo supporto per la cyber resilience InfiniSafe lo rendono un adattamento per i carichi di lavoro ‘Tier 0’ delle aziende”. Gli storage SSA rappresentano circa il 15% alle entrate complessive dell’azienda.
Le quattro componenti chiave
Una componente chiave è la cyber resilienza. Oggi costituisce uno dei requisiti più gettonati. Le aziende intendono infatti aumentare la sicurezza informatica, per contrastare i cyber attacchi nei confronti dell’intero ambiente storage e dell’infrastruttura dati.ù
InfiniBox SSA II rende disponibile InfiniSafe che unisce Immutable snapshot dei dati, air gap logici, reti separate/isolate e un ripristino quasi istantaneo dei dati.
La seconda componente riguarda la bassa latenza. Il nuovo InfiniBox SSA II offre infatti una latenza di 35 microsecondi, inferire rispetto ai competitor nel mercato storage enterprise. Il miglioramento permette prestazioni ottimali delle applicazioni e dei carichi di lavoro. Inoltre consolida lo storage, trasformandone significativamente le performance, incrementando l’efficienza e tagliando il costo totale.
Infinidat ha inoltre ottimizzato il proprio software di base per offrire ulteriori interconnessioni e aumentare il parallelismo per ulteriori core.
Infinidat ha introdotto nuovi algoritmi per ottimizzare i carichi di lavoro. Grazie a questi aggiornamenti del software di base, la Neural Cache è in grado di alzare le prestazioni di InfiniBox, riducendo la latenza. Inoltre, la gestione della cache ottimizzata dal Neural Cache, fa sì che InfiniBox si adatti in automatico ai cambiamenti (nuovi server o applicazioni, senza intervento umano). L’approccio Set-it-and-forget-it semplifica l’uso e riduce l’impegno di gestione a carico degli utenti.
Infine InfiniOps rappresenta un portfolio operativo di prim’ordine che comprende:
- AIOps nel box con InfiniVerse;
- integrazione con l’ecosistema di data center AIOps e con l’espansione delle soluzioni DevOps.
L’azienda ha rilasciato il nuovo supporto CSI 2.1.0 per gli ambienti Kubernetes, VMware Tanzu e RedHat OpenShift. Infine, Infinidat ha anche integrato più efficacemente Ansible per facilitare la gestione e l’integrazione del sistema di storage