Transizione energetica e digitale

Data center: il Pnrr traina gli investimenti, Lombardia in testa

Decollano i progetti per la banda ultralarga e la transizione energetica connessi al piano nazionale. Il più grande data center campus è quello di Aruba a Bergamo che si espande per 200mila mq.

Pubblicato il 07 Giu 2022

data center neutralità climatica

Crescono gli investimenti nei data center. A trainare il mercato è la Lombardia, con il più vasto data center campus italiano a Bergamo.

I progetti di transizione energetica e digitale connessi al Pnrr mettono il turbo agli investimenti. Ecco dove e con quali driver di crescita.

Data center in Italia: il Pnrr guida l’espansione

A spingere gli investimenti nei data center sono:

  • il bisogno di archiviare i propri dati;
  • la ricerca di operatori di co-location in grado di proporre un servizio di archiviazione dati a clienti esigenti;
  • la co-locazione diversifica i modelli operativi che spaziano dai siti “retail” con la connettività ad alta densità di rete alle strutture all’ingrosso, con un contenuto numero di grandi clienti, in genere iper-scalabili.

Il report, dal titolo Italy Data Center di Cushman & Wakefield, fotografa un  mercato dei data center in crescita. Non è un mercato ancora maturo, ma presenta significative opportunità, da cogliere grazie a progetti dedicati dal Pnrr alla banda ultralarga e alla transizione energetica.

A trainare la crescita del mercato è la Lombardia, dove si trova il più grande data center campus di Bergamo: è quello di Aruba e si espande per 200mila mq.

La capofila della classifica nazionale è Milano con un cluster importante, seguita da Roma. Ma gli investimenti crescono e guardano anche al Sud Italia.

Il capoluogo lombardo vanta 400mila mq di spazi pronti ad ospitare data center nell’area di Settimo Milanese e di Cornaredo. In particolare, i 110 mila mq del Mix (Milano Internet Exchange) in via Caldera permettono l’accesso a tutte le reti di telecomunicazioni nazionali.

Nel 2013 Data4 è stato pioniere nel mercato italiano, in seguito all’acquisizione di un terreno di Settimo Milanese per inaugurare un data center di 80mila mq, a cui ha aggiunto altri 40mila mq a fine 2021. Nel 2015 Data4 ha supportato l’Ibm Cloud Data Center di Cornaredo, il primo accordo di questo tipo in Italia.

Altri operatori, come Equinix, società globale di interconnessione e data center che ha comprato Telecity Group con la propria sede di Basiglio (circa 6mila mq) e nel 2018/2019 ha acquisito un terreno di Settimo Milanese e ha costruito due data center che totalizzano 65mila mq, sono giunti nell’area, attirati dal rafforzamento della capacità elettrica e del cablaggio in fibra ottica.

Nell’area metropolitana Est di Milano, l’ultimo biennio nuovi segna lo sviluppo del data center con una struttura pari a 130mila mq. Minore interesse riguarda l’area a sud, dove Supernap è stata la prima ad aprire nell’area a Siziano nel 2015 con 42mila mq poi saliti a 100mila nel 2021.

Le “Cloud region” tricolori delle aziende statunitensi

L’Italia è l’area che connette Europa, Medio Oriente e Africa. Inoltre il Pnrr e le nuove sfide delle transizioni energetica e digitale trainano gli investimenti.

Microsoft, Google e Oracle sono le aziende statunitensi hanno realizzato le proprie Cloud region in Italia. Inoltre, nel nostro Paese spicca la presenza di Aws, Alibaba e Ibm, presenti nel capoluogo lombardo coi propri data center.

I fattori chiave che spingono i data center nell’era del Pnrr

A determinare la scelta dell’ubicazione, delle dimensioni e della fattibilità operativa dei data center sono Energia e fibra che rappresentano i fattori chiave che spingono la diffusione dei data center.

Gaming online, IoT, transazioni digitali (bancarie, finanziarie, assicurative), eCommerce, video streaming online, big data, cloud, eLearning, Smart working e Smart health (tele-medicina) sono i settori che attirano l’attenzione.

Qui la fibra consente di offrire una connettività resiliente e a elevata banda larga. La fibra è il driver per la co-localizzazione e i data center aziendali. La connessione in fibra da un’infrastruttura indipendente consente al cliente di scegliere anche un percorso del tutto diversificato.

Infine, la disponibilità di una fornitura continua di energia elettrica permette il funzionamento di un data center. Infatti, in caso di interruzione di corrente, i data center usano l’alimentazione di riserva grazie all’installazione di generatori in loco e di sistemi Ups (Uninterruptable Power Supply), per offrire una potenza costante dell’hardware IT.

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