Lo studio di Capgemini Research Institute si focalizza sul ruolo che i dati rivestono nel percorso per raggiungere gli obiettivi Net Zero.
Ridurre le emissioni è un imperativo, un valore che le aziende riconoscono. Tuttavia devono imparare a sfruttare pienamente i dati per scopi legati alla sostenibilità. Ecco la sfida all’orizzonte.
I dati al servizio degli obiettivi Net zero
Secondo Capgemini Research Institute, l’85% delle aziende dà valore ai dati sulle emissioni. Tuttavia, sfiora la metà la quota di imprese che ammette di non usare queste informazioni per un approccio data-driven. Per ora sono usati solo in ambito conformità e rendicontazione obbligatoria.
Appena il 43% degli intervistati intende azzerare le emissioni a breve termine. L’omissione di obiettivi Net zero a breve termine è problematica, perché non aiuta a mantenere alta la consapevolezza lungo il percorso di riduzione .
Ha compiuto progressi più rapidi per centrare le emissioni zero oltre la metà (53%) di quelle che sfruttano i dati sulle emissioni nel loro processo decision-making.
Meno di un terzo (32%) delle organizzazioni afferma di partecipare a iniziative di ecosistema per condividere i dati sulle emissioni con player esterni: ONG, competitor, fornitori e clienti.
Integrando i dati sulle emissioni nel processo decisionale, le aziende hanno ridotto le emissioni annue del 4,6%.
Lo sviluppo di competenze nella collaboration e nella gestione dei dati, li trasforma in una leva verso le zero emissioni nette. Sono infatti cruciali per migliorare la raccolta e la comprensione dei dati.
Lo studio di Capgemini Research Institute
Il report si intitola “Data for Net Zero: Why data is key to bridging the gap between net zero ambition and action”. La ricerca è stata condotta a livello globale su 900 aziende impegnate a conseguire gli obiettivi net zero.
“Anche se organizzazioni e governi hanno fissato i loro obiettivi net zero a cinque, dieci, trent’anni di distanza”, commenta Marco Perovani, COO di Capgemini in Italia, “ciò non significa che la sostenibilità sia un problema futuro. Il nostro pianeta è in crisi e per monitorare i propri progressi, implementare nuovi requisiti normativi o rispondere alle richieste dei consumatori, i dati e la loro analisi sono fondamentali”.
Sono ancora scarse le imprese che stanno implementando un approccio data-driven nel loro percorso verso questi obiettivi. “Anche la collaborazione gioca un ruolo cruciale, sia coinvolgendo l’intera catena del valore che attraverso alleanze globali per migliorare collettivamente i sistemi di gestione delle emissioni. Le organizzazioni devono inoltre investire in risorse dedicate alla contabilità del carbonio e definire chiari obiettivi in termini di emissioni, in modo da passare dall’ambizione all’azione”, conclude Marco Perovani.