Serve una strategia multi-cloud ibrido per estrarre valore dai dati

Dai risultati di un nuovo studio Forrester Consulting, commissionato da Oracle: non si possono più gestire le informazioni a “compartimenti stagni” in azienda. Il multi-cloud ibrido è la soluzione per mettere a valore i dati ottimizzando il business

Pubblicato il 28 Mag 2020

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L’82% dei responsabili delle decisioni aziendali per la tecnologia riconosce che investire nella giusta strategia di gestione dei dati porta ad una migliore comprensione del cliente, quindi ad una migliore customer experience e in definitiva a migliori risultati di business. Tuttavia, il 73% riconosce di disporre di strategie disparate e dati frammentati in vari comparti aziendali (“silos”) che impediscono di fornire ai soggetti aziendali interessati le informazioni di cui hanno bisogno. Per le aziende risulta dunque difficile sfruttarle al meglio per poter creare più valore. Il 36% dei dati è ancora ospitato on-premise, il 19% su cloud pubblico e il 18% su cloud privato. In particolare, il settore pubblico e il commercio al dettaglio mostrano una scarsa maturità in termini di strategia sui dati; il 34% del settore pubblico e delle organizzazioni sanitarie ha una strategia dati incompleta.

Ascolta “Multi cloud e Hybrid cloud: caratteristiche e opportunità per il business” su Spreaker.

Moving the Needle: Data Management for the Multi-Hybrid Age of IT è il nuovo studio condotto da Forrester Consulting e commissionato da Oracle per valutare lo stato della strategia di gestione dei dati nelle aziende dei mercati Asia-Pacifico (AP), Europa e Medio Oriente. Sono stati intervistati 670 responsabili delle decisioni aziendali nelle aree business e tecnologia con responsabilità sull’infrastruttura IT e sulla strategia dei dati; ma anche 10 Dirigenti C-level per approfondire l’approccio, i fattori decisionali e le best practice di gestione dei dati.

Reinier van Grieken, Vice President di Oracle Systems, Europa Medio Oriente e Africa, dichiara: “Le aziende sanno di aver bisogno di informazioni basate sull’analisi dati per poter operare in modo nuovo e innovativo e far fronte a priorità aziendali diversificate e spesso inattese. Devono essere in grado di riunire i dati provenienti da tutte le fonti su un’unica piattaforma, per trarne senso e valore, indipendentemente da dove si trovino in origine”. In questo senso, le piattaforme multi-cloud ibride giocano un ruolo di primo piano nel gestire grandi quantità di informazioni, analizzarne gli insight risultanti e prendere decisioni strategiche per l’azienda.

Multi-cloud ibrido per estrarre valore dai dati in sicurezza

Con una crescente complessità aggravata dal lavoro in ambienti IT diversificati, il 64% degli intervistati è alle prese con la gestione di un’infrastruttura multi-cloud o ibrida e il 70% delle aziende considera prioritaria la necessità di semplificare i processi IT.

Preoccupazioni e attenzione per la sicurezza e la governance dei dati impediscono alle aziende di ottenere benefici importanti. L’adozione dell’hosting di dati in ambiente multi-cloud è guidata dalla necessità di diversificazione e accesso a funzionalità particolari: circa 6 intervistati su 10 hanno citato “l’accesso a tecnologie o funzionalità specifiche” come elemento trainante per la loro strategia multi-cloud.

Tuttavia, anche se l’83% delle aziende ritiene di dover tenere il passo con i requisiti di sicurezza dei dati man mano che avanzano nella loro roadmap tecnologica, la metà degli intervistati afferma di non avere al momento la capacità di proteggere i dati in modo adeguato e mantenere la conformità alle norme di sicurezza.

Alla luce di queste sfide lo studio raccomanda alle aziende di rivolgersi a partner tecnologici in grado di offrire una piattaforma dati unificata, che fornisca visibilità end-to-end negli ambienti ibridi, insieme a delle basi di sicurezza sufficientemente flessibili da soddisfare le complessità delle analisi attuali e future senza scendere a compromessi.

Immagine fornita da Shutterstock.

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