Le esperienze delle singole pubbliche amministrazioni locali nel campo degli Open Data possono essere un punto di partenza fondamentale per la definizione di una strategia nazionale, dove le indicazioni che provengono dalle best practice a livello locale di Comuni e Regioni possono assumere il ruolo di prove sul campo per il legislatore nazionale.
Se ne discuterà al convegno “Sistema Open Data: esperienze italiane verso una strategia nazionale”, in programma il 22 maggio dalle 15 alle 18 nella cornice di Forum PA 2018, nella sala 8 del convention center “La nuvola” a Roma.
Al centro della discussione ci sarà il tema dei modelli organizzativi, delle comunità e del valore economico e sociale dei dati aperti. A moderare la discussione sarà Giovanna Stagno, responsabile di Ricerca, advisory e formazione in ForumPa 2018, mentre tra i relatori hanno già dato la loro conferma Antonello Pellegrino direttore generale degli affari generali e della società dell’informazione della Regione Autonoma della Sardegna, Mario Nobile, direttore generale per i Sistemi informativi e statistici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Daniele Crespi, responsabile Innovazione digitale della direzione Strategie e innovazione dell’offerta di Lombardia Informatica, Angela Cocchiarella della direzione Università, Ricerca e Innovazione della Regione Campania, Gabriele Marchese, capo area Innovazione tecnologica del Comune di Palermo, Francesca De Chiara (Digital Commons Lab – Fondazione Bruno Kessler) e Silvia Castellanza, manager OpenData del Comune di Milano.
La discussione partirà dal fatto che il Piano triennale per l’informatica pubblica vede proprio negli Open Data una delle leve fondamentali per la digital transformation della pubblica amministrazione, da un lato come soggetti attuatori del Sistema informativo pubblico e dall’altro come banchi di prova per le ricadute economiche e sociali delle pratiche di riuso dei dati.
Per la piena liberazione delle potenzialità del patrimonio informativo pubblico nazionale si devono però ancora superare una serie di ostacoli che possono essere superati proprio grazie al pieno coinvolgimento di Regioni e Comuni. L’obiettivo del confronto è quello di dare una risposta a una serie di interrogativi che emergono ogni volta che si parla di open data: che definizione si può dare di questa pratica? Quali sono i modelli organizzativi e le misure che possono garantire una data governance efficace? Quali sono i dati più importanti da rendere pubblici quali sono i metodi per individuarli? Che definizione si può dare dei “dati come bene comune”? Quali sono i vantaggi economici e sociali che possono scaturire dal riutilizzo dei dati?