FPA (Gruppo Digital360), ha presentato al Ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno il suo Libro bianco sull’innovazione della PA. Che contiene oltre 100 ricette per innovare e digitalizzare la Pubblica amministrazione nazionale: si va dal ricambio generazionale del personale, al ripensamento dei meccanismi di accesso alle carriere pubbliche, al potenziamento delle competenze (non solo digitali) dei dipendenti pubblici, sino alla governance dei processi di trasformazione. Il documento è nato al termine di un intenso processo collaborativo che ha visto la partecipazione di dirigenti e dipendenti pubblici, rappresentanti di aziende che lavorano con le amministrazioni, associazioni della società civile, studiosi e ricercatori, con l’obiettivo dichiarato di definire la nuova Agenda per l’innovazione della PA italiana.
Il Libro Bianco sull’Innovazione della PA è strutturato in 4 capitoli. Il capitolo introduttivo, intitolato Dall’Open Government all’Open Governance, descrive il cambio di paradigma necessario a favorire il cambiamento e contrastare la burocrazia difensiva all’interno della PA italiana, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori pubblici, privati e del non profit nella progettazione e gestione dei servizi avanzati. Il capitolo 2, Nuovi processi per la PA abilitante, è dedicato ad alcuni dei principali processi di trasformazione organizzativa attualmente in corso all’interno delle pubbliche amministrazioni, abilitati dall’uso sapiente delle tecnologie digitali.
Il capitolo 3 è dedicato in maniera specifica al processo di Trasformazione digitale della PA, in particolare allo stato di avanzamento dei più importanti progetti strategici dell’Agenda Digitale italiana e al percorso di attuazione delle principali componenti del Piano triennale per l’informatica nella PA.
Il capitolo 4 è dedicato alle principali Politiche verticali per la sostenibilità monitorate da FPA, nel quadro della strategia italiana per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) sanciti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Tra le proposte contenute nel Libro, alcune hanno già trovato risposta di recente, ad esempio quelle che chiedono lo sblocco del turnover e il lancio di una grande campagna di reclutamento di nuove leve e professionalità.
“Il Libro Bianco si basa su un metodo che sento di apprezzare e condividere – ha commentato il Ministro Bongiorno -. Quando sono diventata Ministro ho chiesto ai miei collaboratori quale potesse essere una bussola per orientarmi e mi è stata consegnata la prima versione, che era ancora in consultazione, di questo Libro Bianco, il cui valore sta proprio nella forma partecipata, nel contributo di una comunità consolidata di innovatori come quella di FPA. Oggi non dobbiamo inventarci l’idea geniale e risolutiva per riformare la PA, ma portare avanti un confronto continuo con chi nella PA lavora da sempre e può indicare rimedi che non puntino sull’impatto mediatico ma possano davvero contribuire al cambiamento. Un approccio concreto, insomma, perché la trasformazione digitale e organizzativa della PA non richiede nuove grandi riforme, ma l’applicazione delle leggi già esistenti e l’omogeneizzazione dei servizi”.
“In questo anno di grandi cambiamenti, con la nascita di un nuovo governo e il rinnovamento degli organismi preposti alla governance dell’innovazione del Paese, come AgID e Team Digitale – ha spiegato Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FPA – la nostra preoccupazione era che venissero azzerati tutti i processi di innovazione avviati con la precedente legislatura. È emersa quindi la necessità di valorizzare quanto già fatto e individuare allo stesso tempo gli aspetti più deboli o mancanti, su cui lavorare nei prossimi anni. Con il Libro Bianco abbiamo voluto dare una risposta a questa esigenza”.