Aruba investe nei data center sostenibili; acquisendo due nuove centrali idroelettriche nella zona bergamasca, il provider consolida gli investimenti nelle fonti rinnovabili. Ecco come.
Aruba punta sui data center sostenibili
Aruba continua ad investire nei data center sostenibili. Ha comprato due nuove centrali idroelettriche nella zona bergamasca, per confermare la migrazione alle fonti rinnovabili da usare nei propri data center.
Con questa acquisizione, l’azienda si aggiudica una potenza complessiva di 2 MW, tale da potenziare la propria capacità di produzione di energia pulita.
Insieme ad altri provider europei, Aruba ha aderito al Climate Neutral Data Center Pact, un piano di autoregolamentazione che punta a rendere i data center europei neutri dal punto di vista climatico entro il 2030.
L’azienda ha certificato l’adesione al Patto tramite un audit svolto appositamente per misurarne la conformità agli obiettivi. L’industria europea del cloud e dei data center sta guidando la transizione verso la sostenibilità energetica in modo proattivo.
Ulteriore iniziativa è la partecipazione alla European Green Digital Coalition, volta a sviluppare e diffondere servizi digitali sostenibili ed efficienti. L’obiettivo è misurare l’impatto delle tecnologie sull’ambiente, unendo così le forze per una trasformazione digitale green.
La transizione energetica dei data center
La produzione di energia pulita, derivante da fonti rinnovabili, serve a minimizzare l’impatto dei data center sull’ambiente. Le due nuove centrali idroelettriche, in provincia di Bergamo, sono vicine al Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro.
I 7 impianti idroelettrici, ubicati nel nord Italia, portano a di 9,2 MW la potenza complessiva per generare energia pulita con cui Aruba alimenta i propri data center green.
Le nuove centrali, Paladina e Ponte Briolo, che condividono l’opera sul fiume Brembo, vanno ad affiancare quella già presente all’interno del Global Cloud Data Center di Aruba. Si aggiunge inoltre alle 4 centrali dell’azienda a Melegnano, a Chiuppano, Calvene e Pontebba.
Aruba prevede infine di sfiorare i 50 GWh di produzione annuale di energia pulita per la transizione ecologica ed energetica dei propri data center.
“Il consumo energetico del settore IT continua a crescere a ritmi elevati, motivo per cui diventa più essenziale che mai puntare alla massima efficienza energetica ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili”, commenta Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba.