In un contesto economico dove i dati fanno sempre più la differenza sul mercato, è importante che sempre più persone acquisiscano consapevolezza sulla cultura del dato. Il recente Global Data Literacy Index di Qlik ha rilevato che le aziende con livelli più elevati di alfabetizzazione dei dati hanno un valore aziendale superiore del 3-5%. I dipendenti che sono in grado i leggere, lavorare, analizzare e discutere con i dati hanno la possibilità concreta di alimentare la crescita del business. Proprio per questo motivo Qlik, insieme ad attori come Accenture, Cognizant, Experian, Pluralsight, Chartered Institute of Marketing e Data to the People, ha promosso nell’ottobre del 2018 la nascita del Data Literacy Project, che offre una serie di corsi gratuiti, pensati per fornire a tutti la capacità di comprendere e utilizzare i dati con sicurezza. La novità di questi giorni è l’ampliamento di questa libreria di risorse con 18 nuovi corsi di Data Literacy.
“Il processo decisionale basato sui dati è la capacità di trasformare le informazioni in conoscenze attuabili e verificate con lo scopo di prendere decisioni – ha dichiarato Kevin Hanegan, Chief Learning Officer di Qlik -. I dati saranno il linguaggio universale della quarta rivoluzione industriale. È per questo che ci siamo impegnati con determinazione nell’aiutare le organizzazioni a migliorare le competenze delle persone in materia di alfabetizzazione dei dati, dall’affrontare pregiudizi inconsci nel modo in cui interpretano i dati, al fornire suggerimenti su come interrogare correttamente i dati, per garantire risultati aziendali più solidi”.