Se si abbracciano le tecnologie giuste l’efficienza di business può aumentare di due terzi: per chi volesse riuscirci la ricetta è relativamente semplice: basta attenersi a sette fattori chiave, che vengono delineati in una recente ricerca realizzata da Oracle in collaborazione con Whu – Otto Beisheim School of Management. In assenza di questi sette ingredienti, pur avendo investito in tecnologie il rischio è di non ottenere i risultati sperati, mancando la cultura, le competenze e i comportamenti necessari a cogliere i vantaggi dell’innovazione.
L’efficienza di business, secondo lo studio, aumenta infatti soltanto di un quinto se non è affiancata da processi decisionali data-driven, flessibilità e capacità di accogliere il cambiamento, cultura imprenditoriale, visione condivisa del digitale, capacità di pensiero critico e di mettersi in discussione, cultura orientata all’apprendimento e processi di comunicazione aperti e collaborativi.
Per realizzare lo studio Oracle ha interpellato 850 direttori delle risorse umane e 5.600 dipendenti, con l’obiettivo di capire come le organizzazioni sappiano adattarsi in modo da ottenere un vantaggio competitivo nell’era digitale. E’ emerso, spiega Oracle in una nota, che ottenere l’efficienza di business è essenziale per diventare agili, così da poter tenere il passo con il cambiamento. Nel 42% delle aziende coinvolte, una volta ottenuta l’efficienza nel business, si è registrato anche un incremento prestazionale dell’organizzazione nel suo complesso.
“Stare al passo del cambiamento non è mai stato così importante come oggi – sottolinea Wilhelm Frost, del dipartimento di Organizzazione Industriale e Microeconomia di Whu – Otto Beisheim School of Management – Adattabilità e agilità sono estremamente importanti per le aziende che vogliono rimanere competitive e offrire al mercato proposte vincenti. Essere adattabili significa saper supportare al meglio i clienti: è necessario per rispondere alle loro esigenze, ma è anche un fattore molto importante per attrarre e trattenere in azienda persone che abbiano le competenze giuste per far crescere il business. Le imprese che non sono pronte semplicemente non saranno in grado di competere efficacemente sul mercato delle skill digitali”.
Un terzo degli intervistati pensa inoltre che la propria azienda non stia operando per attrarre talenti, mentre uno su quattro del campione dei dipendenti teme di poter perdere il proprio posto di lavoro perché sostituito/a da una macchina.
“Questo studio mette in luce un’opportunità che oggi le risorse umane possono cogliere, facendosi avanti per guidare la trasformazione della forza lavoro e fare così in modo che i vantaggi di produttività apportati dalla tecnologia si concretizzino – afferma Joachim Skura, direttore Strategia per le applicazioni Hcm di Oracle – Troppe organizzazioni stanno adottando tecnologie senza integrarle in modo adeguato nel business. Le persone temono ancora la sfida “uomo contro macchina”, quando in realtà la crescita avviene solo se uomini e macchine lavorano insieme. Ogni volta che si implementano tecnologie bisogna creare un cambiamento digitale e dare nuove competenze alle persone così che possano dare il meglio. Sono queste skill digitali a creare i sette fattori necessari a realizzare appieno i vantaggi di qualsiasi tecnologia, e rendere l’azienda capace di adattarsi”.