Containerizzazione nello storage, maggiore flessibilità nell’implementazione ed elaborazione nell’edge. Il futuro del software-defined object storage Swarm riparte da queste tematiche.
Ecco come DataCore Software scommette sulle soluzioni di protezione dei dati e sulla gestione di archivio attivo e workflow.
Containerizzazione
In futuro la piattaforma Swarm è destinata a migliorare aspetti legati all’uso del container storage e alla flessibilità di implementazione. “I nostri investimenti sono orientati su questi due aspetti, che porteranno DataCore Software verso modalità di deployment più convenienti, anche dal punto di vista economico”, commenta Ryan Meek, Senior Director, Product Management in DataCore Software. “Arriveremo a una gestione dei dati in container eseguita nell’edge, e questo renderà possibile un paradigma di elaborazione dei dati completamente diverso da quello odierno. E a offrirlo sarà Swarm.”
Object storage
L’object storage rappresenta oggi il segmento di mercato che, a livello globale, cresce a doppia cifra. In questo contesto, DataCore Italy è cresciuta lo scorso anno del 160%.
DataCore Swarm promette il supporto a progetti di trasformazione digitale che mettono al centro la gestione dei dati. In futuro la piattaforma Swarm evolverà ulteriormente, ottimizzando aspetti legati all’uso del container storage e alla flessibilità di implementazione.
Le informazioni sono infatti un patrimonio in crescita esponenziale. Le aziende e le organizzazioni devono sfruttare al massimo i dati per promuovere la crescita della loro attività o per migliorarne l’efficienza.
L’object storage offre un contributo importante in due segmenti , quello della protezione dei dati e quello dell’archivio attivo (active archive).
Sul primo versante, DataCore lavora con i principali fornitori di software di backup: Veeam, Commvault, Rubrik, Veritas, Catalogic e Atempo. Sperimenta e certifica le soluzioni ideate per mantenere in sicurezza i dati e proteggerli da ransomware, manomissioni, cancellazioni involontarie, guasti hardware e accessi non autorizzati.
La piattaforma di software-defined object storage Swarm si distingue per un approccio multiforme alla protezione dei dati che permette di archiviare più backup, risparmiando tempo nella gestione dello storage. Così contribuisce a ridurne il TCO (costo totale di possesso).
È in grado di scalare la capienza, passando da poche centinaia di TB a diversi PB e proteggendo tutti i dati in un repository centralizzato con accesso distribuito grazie ai protocolli S3, HTTP o NFS.
A livello italiano l’impegno di DataCore è quello di supportare al meglio il canale per accompagnarlo nella transizione verso l’object storage. “Dal 30 al 40% dei nostri partner è già pronto a gestire l’offerta Swarm”, spiega Rémi Bargoing, Country Manager di DataCore Software per l’Italia. “Stiamo inserendo alcuni altri attori, in particolare service provider, interessati a fornire ai loro clienti servizi di storage e protezione dei dati per incrementarne sicurezza e disponibilità, oltre che per offrire maggiore flessibilità applicativa”.
Effetto PNRR
Per soddisfare le esigenze di modernizzazione e trasformazione digitale della pubblica amministrazione, in Italia conta la spinta dei fondi garantiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “È una strada complicata,” ammette Bargoing, “ma le cose si stanno muovendo e all’orizzonte si profilano progetti di object storage davvero molto grandi. E DataCore Software è pronta a cogliere queste importanti opportunità”.
Containerizzazione, archivio attivo e gestione del workflow
L’active archive permette a Swarm di liberare i server e il loro storage dal carico eccessivo di dati. Dati raramente utilizzati e da conservare in una soluzione on-premises dedicata, ma dai costi più competitivi.
Swarm scala il tier di storage secondario a lungo termine in modo incrementale: senza obbligo di ristrutturazione dei file system o modifica gli schemi di accesso. In tal modo, è possibile richiamare facilmente in ogni momento video, immagini, dati obsoleti e inattivi, file di log, backup eccetera.
“Negli ultimi due anni DataCore Software si è concentrata soprattutto su certificazioni e scalabilità, con l’obiettivo di supportare la nuova strategia di go-to-market,” conferna Ryan Meek.:“Adesso stiamo lavorando su semplicità d’uso e convenienza, per rendere sempre più interessante il software-defined object storage Swarm. La società sta quindi investendo su infrastruttura e containerizzazione per rendere ancora più efficiente l’integrazione tra piattaforme”.
La gestione del workflow
DataCore Software indica la gestione del workflow come opportunità in certi ambiti verticali. Lì l’elaborazione del dato in siti periferici, a volte temporanei, è fondamentale. Perciò ha recentemente creato una divisione specifica, chiamata Perifery, che, grazie alle opzioni di Swarm, si focalizza sul settore media & entertainment.
In occasione del NAB, la soluzione AI+ che sfrutta intelligenza artificiale e apprendimento automatico ha ricevuto il premio in qualità di Prodotto dell’Anno.