L’alfabetizzazione informatica è ormai una priorità, tanto per le vecchie quanto per le nuove generazioni. E il prossimo maestro Alberto Manzi dovrebbe essere un data scientist.
Ecco come professionisti, studenti e singoli individui possono acquisire la data literacy.
Literacy Day e skill gap: è tempo di alfabetizzazione informatica
In un mercato sempre più data-driven, il boom dell‘IA generativa sta accelerando la necessità di colmare lo skill gap e migliorare l’alfabetizzazione nel settore dei dati. La data literacy non è più solo una competenza facoltativa, ma un must da possedere in tutte le professioni.
In occasione del Literacy Day, la giornata internazionale dell’alfabetizzazione, SAS, azienda specializzata negli analytics, lancia un nuovo corso gratuito in modalità eLearning.
Il corso si chiama Data Literacy in Practice, per consentire a individui e professionisti di avere superiori competenze in ambito dati, per lavorarci osservandoli e valorizzandoli con una crescente sicurezza.
Il corso: Data Literacy in Practice
Studenti, insegnanti o professionisti: tutti possono trarre vantaggio da una migliore alfabetizzazione nell’ambito dei dati.
Gli insegnanti sono in grado di offrire una migliore preparazione degli studenti al loro futuro professionale. Invece i datori di lavoro possono perfezionare le competenze dei propri dipendenti, il capitale umano di cui dispongono, da valorizzare.
I professionisti possono infine ottimizzare il proprio processo decisionale grazie all’analisi dei dati. Ma, in generale, tutti i singoli individui possono acquisire il potere dei dati, imparando a sfruttarli per un arricchimento no solo personale, ma anche professionale.
“In un mondo sommerso dai dati, la capacità di sfruttare il loro potenziale è un elemento distintivo. La data literacy è più importante che mai per i giovani studenti e per i professionisti che desiderano aggiornarsi e riqualificarsi”, ha commentato Emily Pressman, curatrice della serie SAS Data Literacy. “I nostri corsi sono progettati per essere facilmente fruibili dagli studenti e integrati nelle offerte di formazione e sviluppo professionale”.