Sanità, Veeva systems: pazienti al centro grazie ai data analytics

Le previsioni per il 2020: la ricerca e le nuove tecnologie saranno il punto di prtenza per una nuova era della medicina. Chris Moore : “Assisteremo alla nascita di un ambiente sanitario più dinamico per affrontare le sfide del nostro tempo”

Pubblicato il 04 Feb 2020

chris-Moore-Viva-Europe

I farmaci “blockbuster” sono destinati con il passare del tempo a perdere terreno, mentre a guadagnarne sarà la medicina di precisione, con il progressivo affermarsi delle cure su misura per i singoli pazienti. E’ la previsione per il 2020 di Veeva Systems, società specializzata nel software basato sl Cloud per il mercato globale dellescienze della vita, secondo cui nel 2020 si definiranno nuovi trend sanitari che rivoluzioneranno l’intero settore life science del prossimo decennio, contribuendo allo sviluppo di nuove cure e trattamenti.

Si tratta di innovazioni, secondo la lettura di Veeva, che diventano sempre più la base di ogni ricerca scientifica e sono accompagnate da una quantità sempre più crescente di informazioni e dati, dagli studi clinici alle informazioni sensibili sui pazienti, fondamentali per proporre le migliori soluzioni a sempre più pazienti e mantenere operatori sanitari e aziende farmaceutiche sempre aggiornati perché possano offrire la migliore assistenza possibile. La sfida peri 2020, spiega la società in una nota, sarà quella di sfruttare al meglio i dati per accelerare il passaggio verso un’assistenza sanitaria meno generalista e più mirata, che riporti al centro il paziente. 

“Da quest’anno – afferma Chris Moore (nella foto), presidente di Veeva Europe – assisteremo alla nascita di un ambiente sanitario più dinamico, con un aumento della collaborazione tra le aziende biofarmaceutiche, i fornitori e i pazienti per rendere l’intero settore più efficiente e affrontare le sfide del nostro tempo”.

Una conseguenza di questa tendenza sarà la riduzione, all’interno delle aziende, dei “silo” all’interno dei propri processi interni e in tutto l’ecosistema sanitario, favorendo un flusso di dati senza soluzione di continuità da pazienti e professionisti ai dipartimenti di sviluppo e commercializzazione del farmaco, al mondo legal, alla produzione e a tutti gli attori coinvolti, per fornire le cure migliori nel minor tempo possibile. Un ruolo centrale sarà svolto dall’intelligenza artificiale, che sarà utilizzata per monitorare modelli, collegare scoperte scientifiche tra i team, identificare i migliori siti di sperimentazione clinica e collegare la sperimentazione al trattamento, con il risultato di ottenere risultati migliori e più sicuri, riducendo al contempo gli sprechi.

La nuova era nella gestione dei dati

Tra le sfide più importanti nell’immediato c’è quella per dello sviluppo di nuovi approcci per la raccolta, l’utilizzo, il riutilizzo e la condivisione dei dati degli studi: “Nel prossimo anno aumenterà il numero dei dati riutilizzabili all’interno del settore – sottolinea Richard Young, senior VP, clinical data strategy di Veeva Europe  – Le evidenze del mondo reale saranno raccolte ed esaminate per tutta la vita del paziente così da fornire una prospettiva storica, eliminare la ridondanza, snellire i processi e ridurre i costi degli studi”. Per acquisire  i dati si utilizzeranno le fonti convenzionali ma anche device all’avanguardia, come gli wearable.

Il ruolo dell’Ai e il rispetto della privacy

“Nel 2020 emergeranno due tendenze – aggiunge Tom Schwenger, presidente e Coo di Veeva – l’inizio dell’era della medicina personalizzata e un’attenzione sempre crescente per il tema della privacy dei dati. Sarà importante offrire un’assistenza sanitaria ai pazienti in condizioni particolari secondo modalità che siano sicure, confidenziali e più intelligenti”.

I venditori farmaceutici e i reparti marketing saranno così sempre più interessati a  servirsi di analisi predittive per creare strategie che coinvolgano gli operatori sanitari nei momenti chiave del percorso del singolo paziente, con iSight personalizzati realizzati grazie all’intelligenza artificiale per identificare con precisione i pazienti target, per velocizzare le diagnosi, migliorare il trattamento e l’efficacia delle terapie, nel rispetto della privacy. Le aziende sanitarie inoltre dovranno considerare, nel rispetto di Cca e gdpr, la privacy dei pazienti come una priorità. 

Il ruolo attivo dei pazienti

“Sebbene i pazienti si interfaccino con fornitori sanitari e candidati per ricerche e trattamenti, essi vanno intesi altresì come individui in cerca di valore, comodità, semplicità e comfort – conclude David Logue, senior Vp of Strategy di Veeva Europe Il settore si adatterà di conseguenza per soddisfare le loro esigenze mediche fornendo i trattamenti secondo modalità che consentano un maggiore empowerment personale”.

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