Una strategia più avanzata nella gestione dei Bot (i programmi che operano come un agente per un utente, per un programma o per simulare un’attività umana) consente alle aziende di adattare un fenomeno, troppo spesso subìto, alle esigenze di business.
Ne è convinta Akamai che ha progettato Akamai Bot Manager proprio per aiutare gli utenti a indentificare e comprendere in modo accurato che tipo di traffico bot stia colpendo il proprio sito, suggerendo le risposte più adeguate e non necessariamente solo il blocco.
La presenza dei bot è inevitabile quando si compiono attività di commercio elettronico, ma è importante conoscere questo fenomeno in modo da potervi reagire.
In base all’analisi del traffico veicolato attraverso la Akamai Intelligent Platform, fino al 60% del traffico Web di un’organizzazione può essere generato da Bot, ma esistono situazioni in cui l’impatto dell’attività di tali bot su un’azienda può essere positivo, mentre non lo è sulle performance del sito. D’altra parte, il traffico può essere costituito dai scraper che per esempio sottraggono informazioni sui prezzi, così come esistono Bot transazionali che incidono sulla disponibilità di prodotti e servizi.
Akamai Bot Manager dispone di oltre 1.300 firme bot predefinite, raggruppate in 15 categorie si servizi Web e business legittimi per identificare rapidamente il traffico più diffuso; inoltre le aziende possono crearsi firme Bot e categorie personalizzate. E ciascuna azienda può applicare una politica di gestione unica sia per le une sia per le altre, in funzione dell’impatto che bot nuovi e/o unici hanno sul business o sull’infrastruttura IT.
La soluzione inoltre mette a disposizione un set completo, costantemente aggiornato, di metodi di riconoscimento in tempo reale, tra cui l’identificazione automatica di client che sono già stati protagonisti di attività di web scraping verso altri clienti Akamai.
Come si anticipava, Bot Manager non si limita al semplice blocco ma, offrendo una varietà di tecniche di gestione (per esempio il rallentamento del traffico) consente ai clienti la possibilità di mitigare l’impatto negativo e adottare le contromisure che compromettano eventuali aspetti vantaggiosi.
La soluzione produce quindi due tipi di report concepiti per aiutare le organizzazioni a comprendere il traffico bot indirizzato sul propri sito: il Bot Activity (una vista di alto livello su categoria, metodo di individuazione e top Url che viene aggiornata nel tempo) e un’analisi più dettagliata e granulare per indagare circa le origini di tale traffico. Per poter elaborare le proprie risposte, le aziende potranno interrogare i report secondo 10 dimensioni e attraverso l’applicazione di filtri che analizzino in profondità aree specifiche.
Infine, i clienti di Bot Manager possono accedere a una serie di servizi offerti dagli esperti di sicurezza di Akamai.