“Dobbiamo tenere in considerazione molte fonti e valutare un numero considerevole di variabili prima di prendere decisioni. Vendiamo elettricità, gas, fibra e soluzioni di efficienza energetica, ma al contempo gestiamo impianti a ciclo combinato. La comprensione dei dati è fondamentale, specie se teniamo conto che Sorgenia è entrata in nuovi mercati: questo aumenta la complessità delle sfide ma anche le opportunità”. A parlare è Carolynn Tschuor, Head of energy risk and quantitative analysis di Sorgenia, che illustra le strategie dell’azienda per avere successo in un mercato affollato e competitivo, in cui la business intelligence si rivela come uno strumento indispensabile per prendere le decisioni giuste, insieme alla conoscenza approfondita dei principali trend. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda ha intrapreso un percorso di analisi di una enorme quantità di informazioni ricavate dal suo innovativo data lake.
Sorgenia conta oggi su oltre 400.000 clienti e 20 anni di esperienza sul mercato. La soceità ha scelto di avvalersi delle migliori tecnologie disponibili per tutte le proprie attività, proponendo ai clienti soluzioni completamente digitali così da rendere l’esperienza con l’energia più personale e, al contempo, condivisa. L’azienda fornisce energia 100% green e gas a privati e aziende, fibra ultraveloce e soluzioni greentech in tutta Italia. Attiva nel campo delle energie rinnovabili, Sorgenia gestisce in Italia anche quattro impianti di generazione a ciclo combinato a gas naturale (CCGT), fondamentali nel processo di transizione ecologica e decarbonizzazione del Paese.
“Per quanto riguarda i clienti – prosegue Tschuor – le informazioni chiave sono collegate all’esperienza del singolo utente; sul piano della produzione e dell’energy management, invece, monitoriamo cosa accade sui diversi mercati nei quali operiamo, quindi l’elettricità, il gas naturale e i titoli ambientali”.
Un tema estremamente complesso è rappresentato proprio dalla gestione dell’energia sui diversi mercati all’ingrosso, caratterizzata dall’estrema granularità e dalla rapidità con cui variano i prezzi. Prima dell’adozione della Buisness Intelligence, erano necessari anche alcuni giorni per generare un unico report o una simulazione sulle dinamiche di mercato, vanificando dunque la possibilità di essere competitivi in un contesto così rapido.
“Oltre alla rapidità – aggiunge Tschuor – volevamo consentire a tutti i colleghi, non solo agli esperti dei dati, di fruire agilmente di questa moltitudine di informazioni. Quindi avevamo bisogno di uno strumento estremamente performante ma al contempo facile da utilizzare”. Da queste esigenze nasce dieci anni fa la partnership con Qlik, con l’adozione della piattaforma QlikView e la successiva migrazione a Qlik Sense. Per le attività di reporting Sorgenia si avvale inoltre di Qlik NPrinting, e più recentemente l’implementazione di Qlik Catalog per la gestione dei dati aziendali, una soluzione che semplifica e velocizza il modo di catalogare, offrendo informazioni di facile fruizione per gli utenti, un catalogo che fornisce dati di Business Intelligence su prezzi, volumi di produzione e offerte sul mercato e può persino includere le condizioni atmosferiche.
“Stiamo usando Qlik Catalog come se fosse un dizionario – spiega Elena Rudelli, Business Intelligence Manager di Sorgenia – Gli utenti possono fare ricerche e trovare all’istante i dati che servono. In questo modo, possono accedere autonomamente a tabelle contenenti le informazioni essenziali sui clienti così come sulla gestione e produzione di energia”.
“Qlik Sense ci aiuta a cambiare l’approccio individuale ai dati. È infatti sempre più importante prendere decisioni sulla base di informazioni capaci di creare un valore aggiunto per l’azienda e, soprattutto, per i clienti – spiega Tschuor – Investiamo molte energie per alfabetizzare tutti i colleghi sull’uso corretto ed efficace dei dati, questo processo ha un ruolo cruciale nella strategia di data transformation in Sorgenia. La parte più interessante dell’esperienza con Qlik è la possibilità di far crescere rapidamente le competenze di tutti i colleghi sul tema. Oggi, la Business Intelligence risolve all’incirca l’80% delle attività che affrontiamo ogni giorno, senza pensare alle sfide che dovremo ancora affrontare”.