Tra le tante figure professionali richieste in ambito di Information Technology, il database administrator opera a stretto contatto con grandi flussi di dati e il sistema informativo di una organizzazione pubblica o privata. Il lavoro come database manager rientra nella top ten delle professioni informatiche ben ricompensate per via del grado di competenza e di responsabilità richiesta.
Ecco come diventare database manager e le competenze ricercate dal mercato.
Cosa fa un database manager/administrator
Il database manager, o gestore di database, è il professionista che si occupa di:
- gestire
- monitorare le prestazioni
- effettuare la manutenzione
- garantire l’affidabilità di un database, sia in locale sia in remoto.
Questa figura viene spesso denominata anche database administrator o amministratore di database oppure individuato semplicemente con la sigla DBA. I suoi compiti sono molti ampi e comprendono oltre ai punti già citati sopra anche la creazione e progettazione di un nuovo database, fino a implementare tutte le funzionalità richieste per garantire la conservazione e accessibilità dei dati.
In questi anni, dove la mole di dati prodotti in rete e dai dispositivi IoT è diventata sempre più massiccia, risulta di vitale importanza per una strategia di marketing mirata poter raccogliere quanti più dati possibili ed estrapolarli per l’elaborazione di informazioni utili per il proprio business e conservarli per il tempo ritenuto utile. Allo stesso tempo, i database sono utili per manipolare, e archiviare informazioni nei più svariati dei settori non solo istituzionali o commerciali, ma anche di produzione industriale. Vediamo adesso insieme cosa è un database.
Che cos’è un database?
Un database o base di dati o comunemente in gergo informatico indicato con la sigla DB (DataBase) è un insieme di dati strutturati memorizzati per mezzo di un sistema informatico, che sostituisce i tradizionali archivi fisici o schedari.
Il principale vantaggio dell’utilizzo di un database risiede proprio nel fatto di poter archiviare una grossa mole di dati in maniera organizzata che possa essere facilmente accessibile nel momento in cui si effettua una ricerca sia semplice sia avanzata. Di fatto, l’utente che accede ad un database ha la possibilità di lanciare “query” elementari, ossia richieste di informazioni con un solo criterio di ricerca impostato, oppure di consultare il database per ottenere informazioni più articolate che si ottengono con query con più criteri selezionati.
Per garantire l’accessibilità delle informazioni, ad esempio in un database di tipo relazionale, i dati di partenza vengono memorizzati all’interno per mezzo di una serie di tabelle o entità collegate opportunamente tra di loro. Ciascuna di esse ha una particolare struttura dove ogni colonna rappresenta un attributo di una determinata entità e ogni riga o record rappresenta i dati veri e propri che vengono caricati e archiviati.
Le operazioni di inserimento, modifica o eliminazione di record di dati possono essere facilitate attraverso l’utilizzo di un Data Base Management System (DBMS), un software che funge da interfaccia grafica tra la base di dati e l’utente finale o programma che ha richiesto delle informazioni. Oltre alle funzionalità di base un DBMS offre in pochi click la possibilità di gestire: il backup, la creazione di report dei dati, il controllo degli accessi e della sicurezza, il monitoraggio delle performance. Insomma, un DBMS offre tutti gli strumenti necessari per l’utilizzo e l’amministrazione di una base di dati.
Infine, a seconda dell’organizzazione dei dati da memorizzare e alle funzionalità richieste, che a volte possono essere specifiche per un particolare settore, ritroviamo diversi tipi di database. Ecco alcuni esempi di quelli più utilizzati: relazionali, orientati agli oggetti, distribuiti, warehouse, grafici, OLTP, open source, cloud, multi-modello. Mentre i DBMS più diffusi sono: MySQL, Microsoft SQL Server, Microsoft Access, Oracle Database, FileMaker Pro, e dBASE.
Quali competenze deve avere un database manager
Un database administrator per prima cosa deve avere esperienza in analisi dei dati, in risoluzione dei problemi e possedere conoscenze avanzate dei linguaggi principali di manipolazione dei dati. Fondamentale è il possesso di capacità organizzative elevate, sia per quanto riguarda la gestione dei dati sia per il lavoro in team, e una buona capacità di controllo dello stress e di comunicazione con gli utenti che accederanno alla base di dati, i clienti e i collaboratori.
Inoltre, dato che la maggior parte dei database colleziona dati sensibili è necessario che il database manager abbia conoscenza approfondita in ambito di privacy, protezione dei dati e del particolare settore per la quale è stata creata e implementata. Infatti, le basi di dati possono essere customizzate con funzionalità espressamente richieste dal cliente, e per questo motivo è necessario che oltre alle competenze informatiche il DBA acquisisca ulteriori conoscenze anche sull’organizzazione e sull’utilizzo finale.
Quali sono le responsabilità di un database administrator
Un database administrator ha la responsabilità della progettazione, gestione e della manutenzione costante della base di dati. Uno trai compiti fondamentali è quello di gestire la sicurezza del data base garantendo l’integrità dei dati memorizzati e la loro protezione da accessi indesiderati. Infatti, il database manager ha il controllo sulle autorizzazioni degli accessi per fare in modo che solo gli utenti registrati nel DB possano accedere alle informazioni. Inoltre, deve tenere sempre sotto controllo le performance della struttura di dati e il funzionamento dei server sui quali è memorizzata, questo avviene per mezzo di test e controlli periodici per evitare disastrose perdite di dati.
In ultimo e non meno importante, un DBA deve prevedere fin dal principio delle procedure per il ripristino delle funzionalità e per il backup dei dati ordinario e straordinario in caso di guasti temporanei di componenti hardware o di malfunzionamenti del software e anche per i casi estremi di blackout o per altre emergenze.
Come si diventa amministratore di database
Per diventare un amministratore di database è essenziale avere un’attitudine a lavorare in ambito informatico e avere una conoscenza approfondita su: gestione dei database, SQL (Structured Query Language) o simili e data analysis. Le certificazioni delle competenze professionali sono consigliate, ma non indispensabili per espletare la funzione di database manager, e si possono ottenere attraverso un percorso di studi universitario o per mezzo di corsi di specializzazione e master dedicati. L’ideale sarebbe acquisire ulteriori conoscenze in affiancamento a un DBA Senior.
Qual è lo stipendio di un data base administrator
Tra le professioni più pagate nell’ambito dell’IT e dei Big Data rientra senza ombra di dubbio anche quella del data base manager. Basti pensare che uno stipendio annuo di un data base administrator parte da un minimo di 24mila euro l’anno fino a raggiungere i 40mila euro e oltre, a seconda delle mansioni e degli anni di esperienza maturati.
Data base administrator, sbocchi lavorativi
Il database administrator può lavorare sia come libero professionista sia come risorsa dedicata alle dipendenze di una azienda nel reparto dei sistemi informativi. Questo tipo di figura è capace di gestire un database per le più svariate organizzazioni come: istituti bancari, aziende private, pubblica amministrazione, scuole, ospedali. In generale, può lavorare per qualsiasi ente o azienda che abbia la necessità di archiviare dei dati e di voler accedere alle informazioni memorizzate. Come tutte le figure professionali in ambito informatico troviamo il DBA junior e il DBA senior, che si distinguono principalmente in base: alle competenze possedute, al grado di responsabilità, agli anni di professione e all’esperienza maturata e documentata nel settore.
In conclusione, grazie a un data base manager e l’utilizzo dei database in sinergia con la data analytics e tecniche di business intelligence si può fronteggiare la crescita esponenziale di dati disponibili alle organizzazioni quotidianamente, i Big Data, permettendo così loro di memorizzarli ed elaborarli per migliorare i loro processi decisionali e di forecasting.