Poter facilitare la vita di un diabetico attraverso le nuove tecnologie può essere importante e molto è già stato fatto in tal senso. IBM ora punta su una nuova app per spingere più a fondo le capacità di calcolare i sistemi nutrizionali partendo dalle semplici immagini degli alimenti e dimostrando come l’analisi di una fotografia possa offrire molto più di quanto non si immagini se applicata al servizio della salute.
L’applicazione PhotoCarb è dedicata agli utilizzatori dei dispositivi medici Medtronic ed in particolare a chi soffre di diabete e deve tenere sotto controllo la propria alimentazione. L’obiettivo dell’app, costruita sulle capacità di visione artificiale di IBM Maximo Visual Inspection e disponibile su IBM Cloud, è quello di migliorare l’awareness e l’engagement del paziente; realizzare metodi efficaci di interazione paziente-medico; incrementare conoscenza ed evidenze reali relative alla salute del paziente da parte del medico.
L’app propone due funzionalità principali:
1. Riconoscimento attraverso foto di un alimento: questa funzione permette di associare ad una foto scattata dall’utente una delle categorie alimentari predefinite e i relativi valori nutrizionali.
2. Generazione e condivisione del report alimentare: questa funzionalità permette al paziente di generare ed esportare (in formato pdf) il report della dieta seguita in un determinato periodo temporale in modo da poterlo condividere con il proprio medico o altri.
“L’integrazione delle informazioni, abilitata dalla tecnologia in modo responsabile e scientifico, permette un aiuto concreto per facilitare la vita quotidiana e migliorare l’aderenza delle persone alle terapie – commenta Cristina Ingrassia, Lifesciences & Healthcare Industry Leader IBM Consulting Italia – L’app, utilizzando IBM Maximo Visual Inspection, consente di supportare i pazienti diabetici nella gestione di uno degli aspetti quotidiani di maggiore attenzione: la valutazione di carboidrati, proteine, grassi e calorie durante i pasti, e di scambiare queste informazioni in modo semplice con i propri medici” aggiunge Ingrassia.
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