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Costi cloud, l’hackathon di Aruba sfida a ripensare il budgeting



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Costi cloud trasparenti e soluzioni che rispettano la sovranità digitale sono al centro dell’offerta Aruba Cloud che ha lanciato un hackathon per stimolare l’innovazione nel FinOps 

Pubblicato il 16 dic 2024



costi cloud

Con l’aumento della complessità e della scalabilità dei servizi offerti, gestire in modo efficace i costi del cloud rappresenta una sfida per le aziende che adottano servizi di cloud computing.

L’implementazione di strumenti di monitoraggio fornisce visibilità in tempo reale sui costi, permettendo di identificare aree di inefficienza e sprechi. La trasparenza nelle tariffe e nei modelli di pricing è fondamentale per pianificare e prevedere le spese future.

Ancora, l’adozione di pratiche di gestione finanziaria integrate con le operazioni IT, come l’analisi costi-benefici e la pianificazione del budget, aiuta a massimizzare il valore degli investimenti nel cloud, garantendo una spesa più controllata e sostenibile nel lungo termine.

In questa direzione si muove anche l’impegno di Aruba Cloud che, nel recente report IDC MarketScape dedicato ai Public Cloud Vendor nel mercato IaaS (Infrastructure as a Service) europeo, è stata identificata come uno dei Major Player.  

Ed è proprio a sostegno di un cloud più trasparente, accessibile e sicuro che il cloud provider italiano ha promosso l’hackathon “Cloud Budget Revolution”, coinvolgendo la community IT nello sviluppo di soluzioni innovative per l’ottimizzazione dei costi cloud.

Requisiti di un cloud provider: le linee guida IDC per i decision maker

Stando alle indicazioni IDC per i decision maker alla ricerca di un Cloud Service Provider (CSP), è fondamentale affidarsi a un fornitore che offra soluzioni personalizzate per il settore di riferimento aziendale, e sia impegnato nell’ampliamento delle infrastrutture in diversi paesi e regioni, con data center, zone e punti periferici (edge) nazionali per ridurre la latenza e migliorare le prestazioni complessive del servizio offerto.

In tal senso, i servizi cloud di Aruba sono supportati da una rete di infrastrutture tecnologiche che si estende in tutta Europa, composta da quattro Data Center di proprietà in Italia e in Repubblica Ceca e strutture partner in Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, che rispondono sia al bisogno di sovranità e localizzazione del dato che a specifiche esigenze legate alla latenza.

I Data Center Aruba di nuova generazione sono progettati per soddisfare gli standard della normativa Rating 4 ANSI/TIA-942. Il design tecnologico è scalabile in tutte le location, scelte in aree sicure dal punto di vista sismico e idrogeologico. Le infrastrutture rispettano inoltre lo standard ISO 27001 relativo al sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni.

Come soddisfare i requisiti di sovranità digitale con Aruba Cloud

La sovranità digitale è diventata una questione sempre più rilevante per le organizzazioni europee a partire dall’entrata in vigore nel 2018 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Aruba Cloud pone una forte attenzione sulla sovranità e sicurezza dei dati, tanto che IDC la riconosce “candidato ideale per piccole e medie imprese con requisiti di conformità stringenti, oltre che per il settore pubblico”.

Costruito su tecnologie standard e opensource, il cloud di Aruba facilita la migrazione, promuove l’interoperabilità e riduce il rischio di lock-in, ossia di dipendenza da un singolo fornitore. “Ci occupiamo della gestione dell’intera filiera per garantire la massima sicurezza e, in qualità di azienda italiana, trattiamo i dati nel pieno rispetto delle leggi nazionali. I nostri servizi sono completamente conformi alle normative europee e siamo stati pionieri nell’adozione del codice di condotta CISPE per i servizi cloud. Questi principi si traducono nei servizi cloud che offriamo, costruiti esclusivamente utilizzando soluzioni open source e tecnologie standard di mercato, per assicurare affidabilità e trasparenza” osserva Massimo Bandinelli, Marketing Manager, Aruba Cloud.

Le strategie green di Aruba per la sostenibilità del cloud

Crescenti pressioni normative influenzano le organizzazioni e i fornitori di servizi cloud pubblici in Europa, rendendo la sostenibilità di infrastrutture IT e modelli di implementazione uno dei principali motori degli accordi cloud. All’inizio del decennio, la Commissione Europea ha introdotto l’EU Green Deal, che include obiettivi, regolamenti e investimenti volti a trasformare l’Europa nel primo continente a impatto zero di carbonio entro il 2050. Inoltre, è stato emanato il Codice di Condotta UE sull’Efficienza Energetica dei Data Center, che stabilisce metriche e linee guida per migliorare l’efficienza energetica nelle nuove e vecchie strutture anche attraverso pratiche di economia circolare.

Aruba adotta un approccio green by design, incorporando l’utilizzo di energie rinnovabili già in fase di progettazione dei Data Center. Parallelamente, l’azienda continua a investire per incrementare la produzione di energia rinnovabile, ampliando gli impianti fotovoltaici e acquisendo centrali idroelettriche. “Queste iniziative – commenta Bandinelli – dimostrano un impegno tangibile verso l’efficienza energetica delle nostre infrastrutture”.

Tariffe competitive e trasparenti per gestire i costi del cloud

Dopo un periodo di rapida adozione del cloud a seguito della pandemia Covid-19, le organizzazioni europee devono ora valutare e adeguare i costi del cloud, poiché ciò fornirà la fiducia necessaria per continuare a investire in soluzioni orientate all’innovazione, alla resilienza, alla sostenibilità e all’intelligenza artificiale generativa. IDC suggerisce di collaborare con fornitori pubblici di IaaS che possano aiutare a stabilire un livello di spesa ottimale per operazioni efficienti ed economicamente vantaggiose.

Aruba Cloud si distingue per l’introduzione di un approccio innovativo al budgeting, offrendo costi cloud chiari e trasparenti che facilitano la gestione e il controllo dei propri investimenti, oltre alla possibilità di prevedere i costi del cloud nel tempo.

Come controllare e ottimizzare i costi del cloud con l’innovazione

In questo contesto, si è inserito l’Hackathon “Cloud Budget Revolution” concepito da Aruba Cloud con l’intento di scoprire nuovi talenti e coinvolgere le community tech in una sfida innovativa che rispondesse a una delle più sentite dalle aziende: l’ottimizzazione della gestione del budget cloud e la garanzia del controllo assoluto sui propri dati.

La challenge ha chiesto a sviluppatori, ingegneri DevOps e professionisti IT di creare una applicazione web per monitorare e gestire i costi cloud in modo semplice e intuitivo tramite un capacity calculator in grado di verificare automaticamente i costi preventivi in base al catalogo di Aruba Cloud e con un clic attivare le risorse tramite API.

La partnership con Codemotion (la community tech in Europa che supporta la crescita di più di 250.000 sviluppatori e aiuta le aziende a entrare in contatto con loro) sottolinea ulteriormente l’impegno di Aruba Cloud nella promozione di un’adozione più intuitiva e meno vincolante del cloud.

“Con questo hackathon abbiamo voluto – precisa Bandinelli – promuovere una collaborazione attiva e un dialogo costante, per costruire una community tech proattiva e responsiva nei confronti delle iniziative Aruba Cloud. È stata un’opportunità per start-up, freelance e studenti per dimostrare il loro talento e connettersi con aziende che sfruttano il cloud come strumento strategico. Ma la competizione era aperta anche ai tech enthusiasts interessati ad approfondire la conoscenza del cloud e contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative”.

Rendere il budgeting intelligente, intuitivo e automatizzato: la sfida di Aruba

L’hackathon, che si è svolto interamente online dal 31 ottobre al 28 novembre, ha previsto un primo momento incentrato sulla progettazione della sfida e sulla preparazione delle attività. Successivamente, ha preso il via una fase di quattro settimane dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative.

Nel tentativo di rivoluzionare il modo in cui le aziende amministrano i costi per le risorse cloud, i partecipanti hanno potuto beneficiare del supporto tecnico degli esperti Aruba Cloud, oltre che avvicinarsi ai principi di FinOps (Financial Operations), affinando le loro soluzioni con una consapevolezza nella gestione dei costi del cloud.

L’hackathon è ora giunto al termine e la giuria sta valutando attentamente i progetti per selezionare i migliori. I team che si distingueranno per utilità e potenziale impatto, chiarezza e completezza del progetto, originalità dell’idea e innovazione introdotta, qualità e fattibilità tecnica a livello di implementazione, scalabilità e manutenzione del progetto nel tempo, avranno l’opportunità di vincere un premio di 10.000 euro in buoni acquisto.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Aruba

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