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Multi-vendor management: strategie, tecniche e soluzioni SIAM



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Le strategie di multi-vendor management sono fondamentali per ottimizzare risorse e sicurezza. Il ruolo chiave dei servizi di gestione multicloud (MCMS) e i criteri di scelta dei provider di Service Integration and Management

Pubblicato il 14 mar 2025



Multi-Vendor management

Il multi-vendor management sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella strategia cloud delle organizzazioni, riflettendo la necessità di bilanciare flessibilità, resilienza e controllo operativo in ambienti multicloud.

L’adozione di più fornitori consente di sfruttare al meglio le capacità di ciascun provider, riducendo il rischio di dipendenza tecnologica, ma introduce anche sfide complesse in termini di governance, sicurezza e ottimizzazione dei costi. Per affrontare queste difficoltà, le aziende stanno adottando approcci strutturati e best practice mirate, supportati da strumenti avanzati e dall’intelligenza artificiale.

Una gestione efficace del multi-vendor management consente non solo di migliorare la scalabilità e l’efficienza, ma anche di garantire una maggiore coerenza nelle operazioni cloud, creando un ecosistema tecnologico solido e competitivo.

L’evoluzione del multicloud: tendenze e sfide attuali

Il panorama del multicloud sta attraversando una fase di rapida evoluzione, con tendenze e sfide che stanno ridefinendo il modo in cui le organizzazioni approcciano la loro strategia cloud. 

Secondo i dati del Gartner Cloud End-User Behavior Survey del 2023, l’adozione del multicloud è in costante crescita, con l’81% delle organizzazioni che ora operano in un ambiente multicloud, in aumento rispetto al 76% registrato nel 2020. Questa tendenza riflette la crescente consapevolezza dei vantaggi offerti da un approccio multicloud, tra cui una maggiore flessibilità, l’accesso a un più ampio ventaglio di servizi specializzati e la riduzione del rischio di vendor lock-in.

Tuttavia, l’adozione del multicloud non è priva di sfide. La complessità della gestione di ambienti cloud eterogenei rimane un ostacolo significativo, con il 63% delle organizzazioni che designano un cloud provider primario pur utilizzando servizi da molteplici fornitori. Questa strategia di “multicloud strategico” evidenzia il delicato equilibrio che le aziende devono mantenere tra i benefici della diversificazione e la necessità di una gestione semplificata.

Un’altra tendenza emergente è l’aumento dell’adozione del multicloud “ad hoc”, con il 18% delle organizzazioni che utilizzano più cloud senza un provider primario distinto, in aumento rispetto al 13% del 2020. Questa evoluzione sottolinea la crescente sofisticazione delle strategie cloud aziendali, ma solleva anche questioni critiche sulla governance e l’ottimizzazione dei costi.

Infatti, mentre il multicloud offre vantaggi in termini di resilienza e capacità di sfruttare le migliori funzionalità di ciascun provider, comporta anche sfide significative in termini di integrazione, sicurezza e gestione dei costi. Le organizzazioni stanno quindi cercando di bilanciare questi fattori, con una tendenza verso la consolidazione della spesa cloud presso il provider primario, che è aumentata dal 50% nel 2020 al 62% nel 2023. Questa evoluzione riflette la ricerca di un equilibrio ottimale tra i vantaggi della diversificazione e l’efficienza operativa, ponendo nuove sfide per i leader IT nella gestione e ottimizzazione delle loro strategie multicloud.

Strategie di multi-vendor management per il cloud: approcci e best practice

L’adozione di strategie multicloud richiede un approccio ponderato e strutturato per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi associati. Secondo l’analisi di Gartner, esistono cinque principali strategie di posizionamento dei carichi di lavoro nel contesto del cloud multi-vendor management, ciascuna con i propri vantaggi e sfide.

  1. La strategia “single cloud” prevede l’utilizzo di un unico provider strategico, offrendo la massima semplicità di gestione ma limitando la flessibilità.
  2. La “single cloud + X” mantiene un provider principale ma consente eccezioni tattiche, bilanciando focus e flessibilità.
  3. La “dual cloud” utilizza due provider strategici, spesso per soddisfare esigenze diverse come lo sviluppo di nuove applicazioni cloud-native e la migrazione di sistemi legacy.
  4. La “dual cloud + X” aggiunge ulteriore flessibilità consentendo eccezioni tattiche oltre ai due provider principali.
  5. Infine, la strategia “many clouds” offre la massima flessibilità ma comporta anche la maggiore complessità di gestione.

La scelta della strategia ottimale dipende dalle specifiche esigenze e capacità dell’organizzazione. Una best practice fondamentale è quella di iniziare con un approccio “single cloud” o “single cloud + X”, per poi evolvere verso strategie più complesse man mano che aumenta la maturità cloud dell’organizzazione. È cruciale sviluppare una chiara politica di posizionamento dei carichi di lavoro, che guidi le decisioni su quale provider utilizzare per specifiche applicazioni e workload. Questa politica dovrebbe basarsi principalmente sulle affinità delle applicazioni e dei dati, piuttosto che su considerazioni di costo a breve termine.

Un’altra best practice essenziale è la gestione dei rischi di concentrazione piuttosto che la preoccupazione per il vendor lock-in. Le organizzazioni dovrebbero massimizzare il valore ottenuto in cambio del lock-in accettato, concentrandosi sulla portabilità per le applicazioni strategiche a lungo termine.

È inoltre fondamentale sviluppare competenze interne specifiche per ciascun cloud provider adottato, con un focus particolare sul provider primario. Questo approccio permette di ottimizzare l’uso delle risorse e di sfruttare al meglio le capacità innovative di ciascun provider, mantenendo al contempo un controllo sui costi e sulla complessità.

Infine, è essenziale implementare strumenti e processi per il monitoraggio e l’ottimizzazione continua dell’ambiente multicloud, inclusi sistemi per la gestione dei costi, la sicurezza e la conformità normativa attraverso i diversi ambienti cloud.

Il ruolo chiave dei servizi di gestione multicloud (MCMS)

I servizi di gestione multicloud (MCMS) stanno emergendo come un elemento cruciale per il multi-vendor management. Gli MCMS svolgono quattro ruoli principali:

  1. Aggregazione: consente di unificare la gestione di servizi provenienti da diversi provider cloud, offrendo una visione coerente, fatturazione unificata e gestione centralizzata.
  2. Integrazione: permette di far lavorare insieme servizi cloud diversi, facilitando la migrazione e la gestione delle comunità di utenti.
  3. Personalizzazione: consente di adattare i servizi cloud alle esigenze specifiche dell’organizzazione, aggiungendo funzionalità o modificando l’interfaccia utente.
  4. Governance: permette di definire e applicare politiche granulari basate sui ruoli per la sicurezza, le operazioni e gli attributi a livello di processo.

I fornitori di MCMS stanno evolvendo le loro offerte per rispondere a questa crescente domanda. Ad esempio, Accenture ha sviluppato il Cloud Continuum Control Plane, che offre un piano di controllo integrato per la gestione del cloud e del data center, mentre IBM Consulting offre PRISM per il deployment e la gestione di macchine virtuali e container su molteplici provider cloud. Questi servizi non solo semplificano la gestione operativa, ma offrono anche strumenti avanzati per l’ottimizzazione dei costi e la governance.

Per le organizzazioni che adottano strategie multicloud, la scelta di un provider MCMS adeguato diventa quindi un fattore critico di successo. È importante valutare non solo le capacità tecniche dei fornitori, ma anche la loro esperienza specifica nei settori industriali rilevanti e la loro capacità di supportare l’evoluzione della strategia cloud dell’organizzazione nel tempo.

Impatto dell’intelligenza artificiale sul multi-vendor management

L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando il panorama del multi-vendor management cloud, introducendo nuove capacità che promettono di rivoluzionare l’efficienza operativa e l’ottimizzazione delle risorse.

L’integrazione dell’IA, e in particolare dell’IA generativa, nelle piattaforme di gestione multicloud sta emergendo come un trend significativo che plasmerà il futuro di questo settore. L’IA viene sempre più utilizzata per migliorare vari aspetti della gestione multicloud, dalla ottimizzazione dei costi alla sicurezza, passando per l’automazione delle operazioni e la previsione delle prestazioni. Un esempio concreto di questa tendenza è rappresentato da Accenture GenWizard, una piattaforma che integra AIOps e IA generativa nella gestione multicloud. Questa soluzione utilizza algoritmi avanzati per analizzare grandi volumi di dati operativi, identificare pattern e anomalie, e fornire raccomandazioni proattive per l’ottimizzazione delle risorse e la risoluzione dei problemi.

Similmente, Infosys ha introdotto Infosys Topaz, che combina le capacità di Infosys Cobalt con tecnologie di IA generativa per offrire una suite di servizi AI per la gestione multicloud. Queste soluzioni stanno dimostrando la capacità dell’IA di trasformare radicalmente l’approccio alla gestione multicloud, passando da un modello reattivo a uno predittivo e proattivo.

L’impatto dell’IA sulla gestione multicloud si manifesta in diversi ambiti chiave:

  • Nel campo dell’ottimizzazione dei costi, gli algoritmi di machine learning possono analizzare i pattern di utilizzo delle risorse e fornire raccomandazioni precise per il dimensionamento e l’allocazione ottimale, portando a significativi risparmi.
  • Nel contesto della sicurezza, l’AI può rilevare anomalie e potenziali minacce in tempo reale, migliorando notevolmente la postura di sicurezza in ambienti multicloud complessi.
  • Per quanto riguarda l’automazione delle operazioni, l’IA generativa sta aprendo nuove possibilità nella creazione automatica di script di configurazione e nella gestione delle policy, riducendo il carico di lavoro manuale e minimizzando gli errori umani.
  • Le capacità predittive dell’IA stanno migliorando la pianificazione della capacità e la gestione delle prestazioni, consentendo alle organizzazioni di anticipare e prevenire problemi prima che si verifichino.

Tuttavia, l’integrazione dell’IA nella gestione multicloud non è priva di sfide. Le organizzazioni devono affrontare questioni relative alla qualità e alla governance dei dati, alla trasparenza degli algoritmi di IA e alla necessità di competenze specializzate per gestire queste tecnologie avanzate.

Nonostante queste sfide, l’impatto trasformativo dell’IA sulla gestione multicloud è innegabile e destinato a crescere nei prossimi anni, promettendo di rendere gli ambienti multicloud più efficienti, sicuri e adattabili alle esigenze in rapida evoluzione delle organizzazioni moderne.

Considerazioni per una governance efficace in ambienti multicloud

La governance efficace in ambienti multicloud rappresenta una sfida critica per le organizzazioni che adottano questa strategia. La complessità intrinseca degli ambienti multicloud richiede un approccio strutturato e multidimensionale alla governance.

Un elemento chiave è la definizione di una chiara politica di posizionamento dei carichi di lavoro, che guidi le decisioni su quale cloud provider utilizzare per specifiche applicazioni e workload. Questa politica dovrebbe basarsi su criteri oggettivi come le affinità delle applicazioni, i requisiti di conformità e le considerazioni di prestazioni, piuttosto che su semplici valutazioni di costo a breve termine.

La gestione dei rischi di concentrazione emerge come un aspetto cruciale della governance multicloud. Le organizzazioni devono bilanciare i vantaggi dell’utilizzo di servizi cloud specializzati con la necessità di evitare una dipendenza eccessiva da un singolo fornitore. Questo richiede una strategia di portabilità delle applicazioni, specialmente per i sistemi critici a lungo termine, e una valutazione continua dei rischi associati a ciascun provider cloud.

La sicurezza e la conformità rappresentano un’altra area fondamentale della governance multicloud. Le organizzazioni devono implementare politiche e controlli coerenti attraverso diversi ambienti cloud, affrontando le sfide legate alle differenze nelle funzionalità di sicurezza e nei modelli di responsabilità condivisa dei vari provider. L’utilizzo di strumenti di gestione della sicurezza multicloud e l’adozione di framework di sicurezza standardizzati possono aiutare a mantenere una postura di sicurezza coerente.

La gestione dei costi è un altro aspetto critico della governance multicloud. Le organizzazioni devono implementare processi e strumenti per monitorare e ottimizzare continuamente i costi attraverso diversi ambienti cloud. Questo include l’utilizzo di piattaforme di gestione dei costi cloud, l’implementazione di politiche di tagging coerenti e l’adozione di pratiche FinOps per allineare l’uso del cloud con gli obiettivi finanziari dell’organizzazione.

La gestione delle competenze e dei talenti emerge come un elemento cruciale per una governance efficace. Le organizzazioni devono sviluppare e mantenere competenze specifiche per ciascun cloud provider adottato, con un focus particolare sul provider primario. Questo può richiedere investimenti significativi in formazione e sviluppo professionale, nonché strategie per attrarre e trattenere talenti specializzati nel cloud computing.

Infine, l’automazione e l’uso dell’intelligenza artificiale stanno emergendo come enabler chiave per una governance efficace in ambienti multicloud complessi. L’adozione di piattaforme di gestione multicloud avanzate, che incorporano capacità di AI e machine learning, può aiutare le organizzazioni a gestire la complessità, automatizzare le operazioni di routine e fornire insights actionable per l’ottimizzazione continua.

In conclusione, una governance efficace in ambienti multicloud richiede un approccio olistico che integri politiche chiare, gestione dei rischi, sicurezza robusta, ottimizzazione dei costi, sviluppo delle competenze e adozione di tecnologie avanzate. Solo attraverso un tale approccio completo le organizzazioni possono sperare di realizzare pienamente i benefici del multicloud minimizzando al contempo i rischi e le complessità associate.

Multi-vendor management tramite servizi SIAM: tendenze e prospettive future

Il mercato in espansione dei servizi di Service Integration and Management (SIAM) riflette la crescente complessità nella gestione di molteplici fornitori di servizi IT, in particolare quelli basati su cloud, e di processo aziendale, spingendo le organizzazioni a cercare soluzioni SIAM per ottenere risultati di servizio end-to-end senza soluzione di continuità.

Le tendenze chiave emerse includono un focus crescente sui risultati di business, con i clienti che richiedono impegni contrattuali legati a outcome specifici. I fornitori stanno rispondendo con offerte SIAM su misura, adattate alle esigenze di settori specifici o a servizi orizzontali, offrendo così una gamma più ampia di scelte ai clienti finali.

L’automazione è diventata un pilastro fondamentale, con fornitori che investono pesantemente in strumenti e partnership per integrare capacità di intelligenza artificiale generativa. L’esperienza utente è ora al centro dell’attenzione, con molti provider che si impegnano a migliorare gli accordi sui livelli di esperienza (XLA) attraverso robuste implementazioni SIAM.

Si osserva, inoltre, una trasformazione dei modelli operativi, sia da parte dei clienti che dei fornitori, per differenziare le proprie capacità e generare maggior valore. Un’altra tendenza significativa è l’adozione di approcci product-centric, con i fornitori che dimostrano la capacità di sfruttare le funzionalità SIAM per supportare queste metodologie.

Guardando al futuro, ci si aspetta che il mercato SIAM continui a maturare, con un’enfasi crescente sui modelli di maturità SIAM. I fornitori più avanzati stanno sviluppando visioni e roadmap SIAM per guidare la maturità attraverso valutazioni e consulenza, rispondendo alla domanda dei clienti di far evolvere le proprie pratiche SIAM.

Inoltre, la maggior parte dei fornitori ha implementato toolkit pronti all’uso per valutazione, assicurazione, onboarding, dimensionamento/stima e gestione delle prestazioni, oltre a dashboard online per fornire una visione completa delle loro offerte SIAM ai clienti finali. Questa evoluzione del mercato SIAM promette di portare a una maggiore efficienza operativa, una migliore governance end-to-end e un allineamento più stretto con i risultati di business per le organizzazioni che adottano questi servizi.

I leader nel Magic Quadrant Gartner per i servizi SIAM 2024

Nel Magic Quadrant Gartner 2024 per i servizi di Service Integration and Management (SIAM), emergono chiaramente i leader del settore che stanno plasmando il futuro di questo mercato in rapida evoluzione.

Accenture si distingue come Leader, forte di oltre 15 anni di esperienza nell’offerta SIAM e una presenza globale in tutti i settori. La società si differenzia per le sue uniche intuizioni di settore e capacità di consulenza, offrendo dashboard di performance dei servizi CIO in tempo reale e checklist di ingegneria SIAM.

Capgemini vanta un decennio di esperienza SIAM e si distingue per i suoi modelli di delivery moderni, supportati da asset strutturati, automazione e approcci di miglioramento continuo. La società dimostra una profonda comprensione dei requisiti normativi e di conformità del settore pubblico, rendendola particolarmente adatta per grandi modelli di delivery in questo ambito.

TCS emerge come un altro Leader, con oltre un decennio di esperienza SIAM e una forte presenza globale. TCS si differenzia offrendo framework proprietari come TCS Cognix “SIAM in a box”, che sfrutta AI, analytics e user experience. La società ha sviluppato un portafoglio SIAM specializzato per soddisfare varie esigenze operative, come configurazioni cloud, tradizionali e a livello enterprise.

HCLTech offre servizi SIAM con un approccio moderno sulle best practices e guidato dall’Organizational Change Management (OCM). Il framework di controllo di HCLTech è integrato con la sua suite di prodotti HCLSoftware, che include soluzioni basate su AI per AIOps, orchestrazione e osservabilità.

Wipro, anch’esso Leader in questa edizione del Magic Quadrant, vanta oltre un decennio di esperienza nei servizi SIAM con una presenza globale, ad eccezione dell’America Centrale e del Sud. Il provider si distingue per un approccio altamente personalizzabile al SIAM, adattandolo a diverse esigenze aziendali, tra cui ambienti product-centric, scenari di M&A e funzioni non IT. Wipro ha sviluppato un modello di maturità SIAM avanzato e un framework modulare (constellations) che permette ai clienti di scegliere soluzioni specifiche per digital business, cloud e OT.

Questi leader condividono caratteristiche comuni come una vasta esperienza nel settore, una presenza globale, forti capacità di innovazione e un impegno verso l’automazione e l’intelligenza artificiale. Tuttavia, ciascuno ha anche punti di forza unici: Accenture per le sue intuizioni di settore, Capgemini per la sua esperienza nel settore pubblico, TCS per i suoi framework proprietari, HCLTech per il suo approccio guidato dall’OCM e Wipro per la sua flessibilità e modularità nei servizi SIAM.

Queste aziende stanno guidando l’innovazione nel mercato SIAM, offrendo soluzioni che non solo rispondono alle esigenze attuali dei clienti, ma anticipano anche le future direzioni del settore.

Criteri chiave per la scelta di un provider SIAM

La selezione di un provider di servizi Service Integration and Management (SIAM) è una decisione critica che può avere un impatto significativo sull’efficienza operativa e sul successo complessivo di un’organizzazione. Emergono, in tal senso, diversi criteri chiave da considerare durante questo processo di selezione:

  • Esperienza e maturità del fornitore: i provider con una lunga storia di offerte SIAM, come Accenture e Capgemini con oltre un decennio di esperienza, tendono ad avere una comprensione più profonda delle sfide e delle best practice del settore.
  • Capacità di automazione e integrazione AI: i provider leader stanno investendo pesantemente in queste aree, come dimostrato dalla suite di prodotti HCLSoftware di HCLTech che include soluzioni basate su AI per AIOps, orchestrazione e osservabilità.
  • Specializzazione di settore: in questo contesto, ad esempio, Capgemini dimostra una profonda comprensione dei requisiti normativi e di conformità del settore pubblico, rendendola una scelta eccellente per i clienti in questo ambito.
  • Capacità di consulenza: si tratta di un altro aspetto importante. TCS, ad esempio, sta investendo nello sviluppo di servizi di consulenza SIAM puri, che possono essere preziosi per le organizzazioni che cercano di sviluppare la propria strategia SIAM.
  • Impegno nell’innovazione: fornitori come Infosys, che si impegnano contrattualmente a fornire miglioramenti e innovazioni continue, possono offrire un valore aggiunto significativo nel lungo termine.

In conclusione, la scelta di un provider SIAM dovrebbe basarsi su una valutazione olistica di questi criteri, allineata agli obiettivi specifici e alle esigenze dell’organizzazione. La decisione dovrebbe considerare non solo le capacità attuali del fornitore, ma anche la sua visione per il futuro e la sua capacità di evolvere insieme alle esigenze in continua evoluzione del cliente.

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