Database di nuova generazione, in grado di gestire in tempo reale grandi quantità di dati eterogenei; middleware software per raccoglierli dal campo e renderli fruibili sui diversi sistemi di back-end; tecniche di advanced analytics per interpretarli; applicazioni mirate per valorizzare la conoscenza e intervenire in modo efficace sui processi produttivi: secondo Fincons Group, per innovare sfruttando le potenzialità dell’IoT, servono competenze in grado di gestire una complessità che si sviluppa anche oltre la “superficie visibile” degli Smart Objects.
“Stiamo consolidando il nostro ruolo di Digital System Integrator, ovvero di quel tipo di integratore di sistemi che offre ai propri clienti un supporto polivalente durante la trasformazione digitale” spiega Oliver Botti, Head of International Business Development and Innovation del Gruppo, che quindi ricorda come l’anima consulenziale dell’azienda (che la spinge a contribuire attivamente alla definizione delle strategie di business digitale dei propri clienti) si sposi con la sua forte vocazione innovativa. Entrando nel merito dell’Industrial IoT e dello Smart Manufacturing, campo particolarmente ricco di opportunità, questa vocazione si concretizza nella partecipazione dell’azienda a progetti di ricerca pre-competitiva finanziati, tra gli altri, dalla Commissione Europea (tra questi “BEinCPPS”, che vede il Gruppo collaborare con atenei e centri di ricerca nello sviluppo di una IoT Platform, quindi nella sua applicazione a favore di partner industriali quali il colosso della produzione di macchine agricole John Deere), oltre che nello sviluppo di soluzioni verticali (spesso finanziate grazie a bandi pubblici, vinti proprio in nome della portata innovativa dei progetti) costruite ad hoc sulle necessità specifiche del cliente o del segmento di mercato.
“Lavoriamo su differenti tipologie di applicazioni – spiega Ugo Molteni, Manufacturing BU Manager di Fincons Group – Tra queste, un immediato successo potranno avere quelle legate alla Manutenzione Preventiva e Predittiva degli impianti, resi ‘smart’ applicando l’intelligenza alle varie componenti degli stessi, quelle del Green Manufacturing, a cui si collega il tema del risparmio energetico e quelle della Realtà Aumentata, che consentono di migliorare efficienza e sicurezza del personale negli ambienti di produzione: in tutti questi casi i vantaggi risultano infatti facilmente misurabili, e dunque semplici da promuovere, sia lato business, sia lato It, all’interno dell’azienda”. I manager hanno sottolineato infine il forte valore aggiunto, per i clienti, derivato dalla collaborazione con partner del calibro del Politecnico di Milano e di Bari: “Organizziamo incontri one-to-one e tavole rotonde con aziende utenti e partner accademici anche prima di qualsiasi investimento, per parlare di iniziative ancora embrionali”, dice Botti. “Noi li aiutiamo ad esplorare le potenzialità offerte dall’IoT – aggiunge Molteni – e spesso sono gli stessi clienti che poi individuano le aree di applicazione dove vedono i maggiori benefici”.
Per maggiori informazioni: IoT, il mercato in Italia e gli strumenti del fare