L’addestramento di Ibm Watson contro il crimine informatico

Il sistema di cognitive computing di Ibm sta studiando il crimine informatico; Watson for Cyber Security, che sarà disponibile in beta a fine anno, è progettato per fornire spunti utili relativi a minacce emergenti, nonché raccomandazioni su come bloccarle, aumentando la rapidità e le capacità dei professionisti della sicurezza. Otto importanti università contribuiranno al traning della soluzione

Pubblicato il 31 Mag 2016

Watson sta studiando per offrire tecniche di cognitive computing in ambito sicurezza in modo scalabile, sfruttando la capacità del sistema di Ibm (che utilizza tecniche avanzate di analisi del linguaffio naturale per comprendere anche gli aspetti vaghi e imprecisi) di ragionare e apprendere da “dati non strutturati”, che costituiscono l’80% di tutti i dati presenti in internet e che gli strumenti di sicurezza tradizionali non riescono ad elaborare, tra cui blog, articoli, video, report, alert e informazioni di altro tipo.

In particolare, la versione in cloud Watson for Cyber Security di Ibm Security, è pensata per fornire spunti utili relativi a minacce emergenti, nonché raccomandazioni su come bloccarle, aumentando la rapidità e le capacità dei professionisti della sicurezza informatica. Ibm integrerà anche altre funzionalità di Watson, tra cui tecniche di data mining per l’analisi e l’individuazione di outliners, strumenti di presentazione grafica e tecniche per identificare collegamenti tra data point derivanti da documenti diversi.

La nota banca dati in ambito cyber security conosciuta come “X-Force” di Ibm costituisce un elemento centrale nell’addestramento di Watson for Cyber Security; si tratta di un patrimonio di conoscenze estremamente vasto e specializzato che comprende 20 anni di ricerca sulla sicurezza, dettagli relativi 8 milioni di attacchi di tipo spam e phishing e oltre 100.000 vulnerabilità documentate.

Inoltre, dal prossimo autunno, Ibm collaborerà con otto importanti università del mondo perché gli studenti, a stretto contatto con gli esperti di Ibm Security, istruiscano ulteriormente Watson alla comprensione del linguaggio in ambito cyber security.

Entro la fine dell’anno saranno distribuite versioni beta di Ibm Watson for Cyber Security.

Allo scopo di far avanzare ulteriormente i progressi scientifici in ambito cyber security, l’University of Maryland, Baltimore County (Umbc) ha annunciato una collaborazione pluriennale con Ibm Research per creare un Accelerated Cognitive Cybersecurity Laboratory (Accl) presso il College of Engineering and Information Technology.

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