Dopo Hong Kong nel 2014, Interoute – il provider internazionale di servizi di connettività, communication e computing alle imprese di tutto il mondo, ai provider internazionali di tlc, agli operatori mobili, alle organizzazioni governative e ai partner di canale – ha annunciato il nuovo Virtual Data Center (Vdc) in Asia e, precisamente, a Singapore.
Il Vdc di Interoute è una piattaforma digitale e iper-convergente, con capacità di cloud computing integrata direttamente all’interno dell’ampio network di Interoute. Il Vdc di Interoute ha un’interfaccia online facile da usare e può anche essere controllato tramite numerose funzionalità Api. In pratica, per l’archiviazione dei propri dati, i clienti possono selezionare una qualsiasi delle 16 zone globali in cui sono presenti i Vdc (oltre a Singapore: Amsterdam, Berlino, Francoforte, Ginevra, Zurigo, 2 a Londra, Slough, Madrid, Milano, Parigi, Istanbul, Hong Kong, Los Angeles e New York) mantenendo il pieno controllo del nodo in cui sono ospitati file e applicazioni. Inoltre, il trasferimento dei dati tra i diversi nodi è gratuito per i clienti dei Vdc di Interoute, rendendo così estremamente flessibile ed economicamente efficiente l’elaborazione dati multi-zona e le relative architetture, in modo da poter raggiungere più mercati in tutto il mondo.
Oggi, la scelta di Singapore risponde all’esigenza di quest’area di utilizzare Ict, network e dati per migliorare la vita dei cittadini, creare maggiori opportunità e sostenere la crescita delle comunità all’interno della regione.
D’altra parte, questa notizia è particolarmente interessante per il mercato italiano in quanto la Città Stato rappresenta un’importante porta d’accesso al Sud Est Asiatico per il nostro Paese: Singapore è, infatti, il principale destinatario dell’export italiano in ambito Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico), con un valore che nel 2014 è stato superiore ai 2,10 miliardi di euro. Nella Città di Singapore, inoltre, operano – direttamente e indirettamente – più di 200 imprese italiane, molte delle quali hanno scelto il Paese come base regionale dalla quale controllare l’intera area Asia Pacific.