FORLÌ – L'obiettivo di Vem Sistemi è creare valore aggiunto per i propri clienti attraverso soluzioni specializzate su specifici business: “Nel 2015 – ha dichiarato Stefano Bossi, Amministratore Delegato del system integrator durante la festa organizzata a Forlì per celebrare i 30 anni di attività dell’azienda – abbiamo realizzato oltre 19 milioni di euro dalla vendita di software e servizi. Continueremo in questa direzione,
Di questo servizio fa parte anche il seguente articolo: | |
L'EVENTO – Vem Sistemi, 30 anni con i suoi partner |
in particolare operando sulla verticalizzazione delle nostre soluzioni. Ci concentreremo su Fashion, Retail, Gdo e Food, utilizzando le tecnologie IoT; e sul settore Trasporti, occupandoci soprattutto di sicurezza integrata, oltre che sul Manifatturiero in cui abbiamo già clienti importanti quali Tetra Pak”.
Questa, in sintesi, la strategia Vem che nel 2015 ha registrato un fatturato pari a 34,5 milioni di euro (dato che include i risultati delle controllate Certego, che offre servizi di cloud security analytics e cyber defence, e myDev che si occupa di Customer application development software) e quest'anno ha dichiarato una stima di incremento a doppia cifra.
Cercare i talenti adeguati
“Il nostro successo è testimoniato anche dalla crescita delle risorse umane impiegate: se non arriveremo a 200 unità quest'anno, sarà solo perché non avremo trovato sul mercato i profili che ci servono. Facciamo infatti fatica a reperire figure senior nella prevendita e gestione dei progetti complessi, nella security ("gli analisti sono introvabili") ed esperti di collaboration e software development”.
Proprio per contribuire a colmare queste lacune di competenze, la società si è attivata con iniziative, quali Vem4Talent, e collaborazioni con Università e associazioni.
Le aree in cui si articola il portafoglio di offerta Vem sono: Network and data center infrastructure, Cloud Technologies, Collaboration, Building efficiency & Controls e Security & IT Governance.
“In seguito all'acquisizione, l'anno scorso, di myDev, siamo oggi in grado di cogliere la sfida del software. In myDev sono confluite le componenti sviluppo Erp (abbiamo un gestionale proprietario) e la parte managing in cloud, da cui è nato il portale servizi MyVem”.
La bimodal security
L'attività del Gruppo fa riferimento a tre aree: quest'anno è stato annunciato Vexperience, che riguarda soluzioni di collaboration, web e video conferencing, telepresence, al quale si affiancano Vautomation (area building automation) e Vsecure, che offre molteplici soluzioni i security già conformi rispetto alla nuova normativa europea sulla data protection: “Stiamo sviluppando algoritmi euristici nella logica artificial intelligence perché i nostri sistemi siano autoapprenditivi e quindi abbiano maggiori probabilità di rilevamento. Inoltre, stiamo perseguendo quello che ho definito l'approccio bimodal security, ossia una strategia che integra due aspetti: technology-centric, legato alle tecnologie di protezione e prevenzione, e threat-centric, relativo ai servizi di detection che in Certego, nello specifico, si concretizza per esempio nelle risorse dell'Irt (Incident response team) ”.
Ovviamente i tre paradigmi sono complementari e i sistemi che l'azienda è in grado di offrire possono integrare più aspetti delle diverse aree.
“Guardando al futuro con un orizzonte temporale di un anno e mezzo circa, vi è anche l'idea di completare il presidio del territorio italiano, magari con un punto di riferimento al centro sud. La visione, più a lungo termine, include invece l'estero: nei prossimi tre anni valuteremo come muoverci anche in base alle evoluzioni economiche globali”.
“Tra le attività che presenteremo a breve – ha concluso Bossi tornando al presente – in risposta alla sempre maggiore curiosità delle aziende circa l'IoT, con Cisco stiamo pensando a iniziative che consentano di far toccare con mano alle aziende le opportunità riconducibili a queste tecnologie. Dal canto nostro, ci impegneremo su sensoristica, analytics e componenti di orchestrazione per avere un approccio filosofico di base da cui partire poi, come si è anticipato, per compiere verticalizzazioni. Infine, l'anno prossimo presenteremo la nuova divisione innovazione, un vero e proprio 'pensatoio', che avrà il compito di capire le reali esigenze del mercato oltre che di interfacciarsi con le istituzioni accademiche, con gli incubatori e in generale con soggetti che indirizzano attività di vera innovazione digtale”.