Faster e Veeam Software, assicurati business continuity e disaster recovery

La multinazionale di origine italiana ha scelto Veeam Avalaibility Suite v9 per trovare risposta alla propria esigenza di garantire continuità di servizio del proprio data center centrale, che permette alle consociate estere di svolgere le loro attività

Pubblicato il 18 Nov 2016

Per rispondere all’esigenza di un piano di disaster recovery efficiente, l’azienda idraulica Faster con diverse sedi estere gestite attraverso un server centrale localizzato presso la sede principale di Rivolta d’Adda, ha scelto Veeam Software, fornitore di soluzioni per la availability for the always-on enterprise.

“In qualità di attore di spicco nel settore degli innesti rapidi e delle multiconnessioni, Faster – ha dichiarato Serena Piceni, It Director – offre prodotti e applicazioni sempre innovativi, caratterizzati da soluzioni tecnologiche d’avanguardia. Nel nostro ambito investire in tecnologia è dunque fondamentale: eroghiamo centralmente tutti i servizi di carattere It dal data center di Faster Italia, e tutte le consociate estere lavorano se il data center centrale funziona. Abbiamo dunque la criticità di un single point of failure ed è per questo che è nata un’esigenza imprescindibile di continuità del servizio in modo da garantire un piano di disaster recovery e di business continuity nel caso si verificassero dei problemi”.

Con Veeam Availability Suite v9, Faster dispone di una soluzione integrata, veloce e sicura per replicare i workloads nel cloud, permettendo al disaster recovery as a service (DRaaS) di operare un miglioramento del Rto (Recovery Time Objective). Grazie alla sua tecnologia che connette in maniera sicura e continua il cliente al service provider, Veeam ha eliminato la necessità di predisporre e mantenere un sito di disaster recovery per la protezione offsite, riducendo così i costi e la complessità dell’infrastruttura It. I vantaggi sperimentati e quindi testimoniati da Faster:

  • facilità di implementazione del servizio, e controllo diretto dello stesso;
  • possibilità di utilizzare la modalità di replica diversificando il servizio in base alla criticità delle macchine;
  • flessibilità della gestione del disaster recovery grazie alla possibilità di un failover parziale, ovvero di una cessione granulare delle macchine di interesse sul data center senza altri interventi architetturali.

“Per ora abbiamo solo recuperato dei dati e non abbiamo avuto bisogno di accendere delle macchine remote, non abbiamo avuto un reale problema di disastro. Tuttavia, viviamo nella garanzia di avere una soluzione efficiente e sicura, qualità essenziali in un contesto come il nostro dove bisogna assicura la continuità del business e anche un solo giorno di mancata fatturazione rappresenterebbe un problema” ha concluso Serena Piceni.

“Sappiamo di avere consigliato al meglio il nostro cliente –  ha concluso Enrico Bassi, System Engineer di Project Informatica, il partner Veeam che ha seguito il progetto – che apprezzerà il DRaaS con la sua flessibilità nel fornire failover e failback in toto o in modo selettivo sia a nuove o già esistenti infrastrutture. La potenza e la facilità d’uso, integrata con il test di failover, e l’utilità dei modelli di consumo sono un incredibile e irresistibile caso per il DRaaS nel Cloud”.

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