Ogni giorno, complice la digitalizzazione e la mobilità che ha aumentato drasticamente il tempo in cui le persone risultano connesse e dunque direttamente raggiungibili, riceviamo una moltitudine di input commerciali (pubblicità, spot, video, banner ecc.). Di questi, quanti vengono realmente osservati e riescono a essere ricordati? Quanti sono effettivamente capaci di influenzare il comportamento di acquisto dei consumatori? Capire come comunicare in modo efficace e catturare l’attenzione del cliente è diventato complesso e, oggi più che in passato, trasformare i visitatori di un negozio o di un sito web in clienti è una sfida su cui ogni azienda deve lavorare quotidianamente.
Neuralya vuole offrire un supporto al marketing per riuscire in tutto questo: sfruttando dispositivi medici e tecnologie indossabili e applicando i principi della neuroscienze al marketing, la soluzione proposta da Qwince è in grado di determinare che elementi attraggono maggiormente l’attenzione del cliente e quali sono le reazioni razionali e inconsce che prova; Gianmarco Troia, Ceo & Founder, Qwince approfondisce la descrizione spiegando meglio in che modo lo strumento arriva alla valutazione effettiva del comportamento del consumatore: “Vengono sfruttati 4 diversi sistemi di sensoristica (figura): un dispositivo che segue la posizione degli occhi sullo schermo per capire cosa attrae l’attenzione dell’osservatore (1), un elettroencefalogramma per rilevare le emozioni inconsce (2), un dispositivo medico che nasce per il monitoraggio degli attacchi epilettici [bracciale capace di rilevare il battito cardiaco, la temperatura e altri parametri – ndr] (3) e un sistema di riconoscimento delle libere espressioni facciali [dotato di Hd Webcam in grado di riconoscere anche i micro movimenti del viso-ndr] (4)”.
Sintetizzando questi canali, normalizzando, bonificando i dati biometrici raccolti e applicando degli algoritmi, la piattaforma determina, su un panel di test che viene sottoposto allo studio, quali sono le reazioni attuate nell’interazione con un dato media, messaggio o prodotto che si vuole indagare – ovvero, per esempio, con siti web, spot pubblicitari, applicazioni mobile, scaffali all’interno di un negozio, tutti casi di studio già effettivamente realizzati da Qwince – e restituisce informazioni e indici significativi: segnala quanto ogni soggetto si è soffermato sul prodotto o sul brand e quanti soggetti hanno visto un determinato elemento; produce indici di engagement, motivazione all’acquisto, impatto o attrazione del media; coglie emozioni consce e inconsce quali la frustrazione o l’eccitazione, l’atteggiamento neutro o l’interesse.
Troia racconta quindi brevemente la storia della soluzione e di Qwince: “Siamo un’azienda nata nel contesto dell’Università di Palermo nel 2007; nel 2012 abbiamo aperto una sede anche in Inghilterra. Neuralya nasce dall’esperienza maturata negli anni e capitalizza le nostre competenze nell’integrazione di dispositivi medici, nell’innovazione legata al settore farmaceutico e delle scienze della vita e nel campo dei big data analytics”.
Il prodotto è già sul mercato; il progetto coinvolge un team di 7 persone e ha finora richiesto un investimento di circa 100 mila euro; tra i clienti più significativi va ricordata Deloitte Italia, realtà che fornisce servizi di audit, tax, consulting e financial advisory ad aziende pubbliche e private in tutti i settori di mercato e che ha visto nella soluzione un valido supporto per le proprie attività di consulenza.
Informazioni oggettive per il marketing e integrazione con altri dati significativi
Quali sono i maggiori vantaggi offerti dalla soluzione? Come già accennato, ciò che rende prezioso lo strumento per le imprese è la possibilità che offre:
- di ottenere, tramite una sensoristica ricca e variegata, strumenti di analisi che elaborano in modo organico un insieme di informazioni, indicatori e Kpi che permettono di quantificare l’efficacia di un prodotto o di un brand;
- di determinare punti di forza e debolezza della propria azione di comunicazione (sul web o sui canali tradizionali);
- di disporre di dati oggettivi per valutare questa stessa azione di comunicazione e confrontare opzioni diverse.
Il valore della soluzione sarà anche maggiore quando verrà integrato, come è previsto, con altri sistemi legati all’analisi dei dati: “Per Neuralya abbiamo sviluppato una roadmap di sviluppo molto precisa che ci porterà ad integrare questi dati ottenuti tramite la sensoristica con rilevazioni fatte in ambienti live, per esempio all’interno di un negozio o di uno store, per ottenere degli indicatori ancora più completi”, spiega Troia. In generale, la soluzione é infatti una piattaforma aperta e scalabile che può estendere il set di indicatori per aumentare ulteriormente l’affidabilità della rilevazione e integrarsi facilmente con altre tecnologie.
Premiata da Gartner per completezza, affidabilità e immediatezza
Neuralya oggi è citata da Gartner nel “Cool Vendor 2016” come una delle cinque tecnologie più innovative al mondo per Market Research: la società di ricerca ha premiato la soluzione perché è stata considerata l’unica, rispetto agli altri strumenti similari presenti sul mercato, a integrare, garantendo l’affidabilità del risultato, un numero così elevato di sensori per la rilevazione dei dati. Come spiega Qwince, un simile risultato ha richiesto diverse competenze; tra queste, in particolare, non è stato semplice il reperimento di figure con i giusti skill in ambito medico e comportamentale, necessarie per la riuscita di un progetto che così fortemente fonde l’ambito tecnologico a quello psicologico e neuroscientifico.
Viene riconosciuta da Gartner anche un’altra caratteristica peculiare della soluzione: la sua capacità di nascondere all’utente la complessità dello strumento esponendo un set di indicatori accessibili, sintetici e chiari e proponendo un’interfaccia semplice e immediata che espone le informazioni raccolte in un formato facilmente fruibile.
Presentato da Qwince
Implementato presso Deloitte Italia
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