In Sardegna il Centro di ricerca Huawei dove si studieranno le Smart & Safe City

Il nuovo Joint Innovation Center è stato realizzato per offrire un’infrastruttura in cui verranno sviluppate nuove tecnologie per la connettività, funzionale allo sviluppo di modelli matematici volti a risolvere i problemi relativi all’innovazione delle città

Pubblicato il 21 Dic 2016

Huawei apre in Sardegna, nel parco tecnologico di Pula, in collaborazione con il CRS4 – il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna – il Joint Innovation Center (Jic), il laboratorio realizzato per progetti di ricerca sulle Smart & safe City.

L’obiettivo di questa iniziativa è la realizzazione di un’infrastruttura sperimentale in cui verranno sviluppate nuove tecnologie per la connettività diffusa, funzionale allo sviluppo di modelli matematici volti a risolvere problematiche legate alle Smart e Safe City, la sperimentazione di sensoristica diffusa per l’acquisizione di grandi moli di dati che saranno gestiti attraverso lo sviluppo di architetture per OpenData e BigData, la sperimentazione di sistemi per la sicurezza e lo studio dei sistemi e-Lte di nuova generazione. Il Jic collaborerà con alcuni dei più importanti laboratori di Huawei sparsi nel mondo e acquisirà competenze sulle tecnologie di ultima generazione in ambito Lte e sullo sviluppo di nuove soluzioni, tra cui il 5G.

Gli obiettivi principali del laboratorio saranno i seguenti.

  • La realizzazione dell’infrastruttura del Jic attraverso la sperimentazione, prima in ambienti indoor e poi sul campo in alcuni quartieri nella città di Cagliari, di tecnologie di rete innovative volte a migliorare la connettività diffusa su scala metropolitana; la messa in opera di infrastrutture di comunicazione a larga banda scalabili, standardizzate e aperte; la creazione di metodi e modelli standardizzati per la messa in opera di sensoristica distribuita al fine di acquisire e controllare dati di interesse pubblico.
  • La sperimentazione per la gestione globale della sicurezza pubblica all’interno di una città (Safe City), incluse le attività anti-terrorismo, la gestione di incidenti e disastri, catastrofi naturali e l’assistenza sanitaria pubblica.
  • La sperimentazione e-Lte di nuova generazione. Dopo la realizzazione della rete eLte che servirà come base del progetto, la sperimentazione prevede l’esecuzione dei test per l’evoluzione della tecnologia, l’utilizzo dei sistemi che permettono di ripristinare la connessione di rete in situazioni di emergenza, un sistema di comunicazione a banda larga privato, la tecnologia 4G Lte, con possibilità di sperimentare nuovi standard 5G.

“Questa collaborazione con la Regione Sardegna e con il CRS4 – ha affermato Alessandro Cozzi, country director Enterprise business group Huawei Italia – rientra nell’ambito dell’ingente impegno che Huawei dedica all’innovazione, e conferma la nostra intenzione di contribuire allo sviluppo dell’Italia attraverso ambiziosi progetti di ricerca.

Huawei ha scelto la Sardegna come polo d’eccellenza per lo sviluppo di progetti Smart e Safe City e mira a creare nell’isola un ecosistema Ict aperto e collaborativo. Siamo convinti che consolidare le competenze presenti sul territorio e promuovere sinergie tra la pubblica amministrazione e il settore privato, giocherà un ruolo chiave per il successo di un progetto tanto ambizioso che ha come obiettivo l’evoluzione delle città italiane in luoghi più sicuri ed efficienti”.

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