“Il cloud è maturo e la virtualizzazione dei data center è sempre più estesa; è un ottimo momento per le nostre strategie e il posizionamento globale”. Sono entusiastici i toni con i quali Pat Gelsinger, Presidente e Ceo di VMware, incontra la stampa italiana in occasione di un viaggio d’affari conseguente il Mobile World Congress 2017 di Barcellona. “A Barcellona i ‘temi forti’ sono stati 5G e IoT – prosegue Gelsinger – con nostra grande soddisfazione: il focus di VMware è abilitare infrastrutture ed ambienti It per servizi ed applicazioni che ancora non sono stati inventati, nel mondo IoT e basate sulla connettività 5G, per esempio”.
Cosa c’entra VMware con il 5G, Gelsinger lo spiega chiaramente: “Le reti di telecomunicazione di prossima generazione saranno tutte basate su architetture virtualizzate, quelle che già oggi conosciamo come le Nfv [Network Functions Virtualization, la tecnologia che porta la virtualizzazione e il cloud al livello del network introducendo quel cambio di paradigma nella realizzazione delle reti di telecomunicazioni che permette il disaccoppiamento tra l’hardware ed il software sovrastante – ndr]”.
Ed è proprio con l’obiettivo di “accelerare la modernizzazione delle reti di telecomunicazione, favorire la convergenza tra Tlc e cloud, nonché l’agilità nell’erogazione dei servizi”, precisa Gelsinger, “che al Mobile World Congress abbiamo annunciato la piattaforma VMware vCloud NFV 2.0”.
Si tratta di una piattaforma (composta da soluzioni infrastrutturali di virtualizzazione delle funzioni di rete con una gestione software-defined) pensata per dare una sferzata ai global comunication service provider e aiutarli a trasformare con più velocità e agilità architetture ed operation legate alla rete e alla connettività (attraverso per esempio l’allocazione dinamica delle risorse di rete nonché la gestione e distribuzione dei servizi di rete stessi a supporto delle applicazioni). “Esigenze che con la forte crescita del mercato IoT saranno ancora più sentite”, spiega il numero uno di VMware, “ma che già oggi possono trovare risposte: la virtualizzazione delle architetture di rete rappresenta infatti la prima tappa per poter costruire, in primis, nuovi servizi su piattaforme esistenti (connettività 4G e Lte) e, in secondo luogo, per prepararsi all’arrivo del 5G”.
Entrando più in dettaglio sul fronte IoT, Gelsinger puntualizza: “È un mercato enorme, che tocca ambiti diversificati come hardware, software, connettività, sicurezza, ecc. Noi siamo quelli ‘dietro le quinte’, quelli che lavorano per fare in modo che, in superficie tutto funzioni”. Va per esempio in questa direzione la recente partnership con Harman, azienda specializzata in ‘tecnologie connesse’ (per il mercato Automotive in particolare ma con estensione anche a settori come Retail e, più in generale, Manufacturing), insieme alla quale VMware sta lavorando per fornire soluzioni IoT (con l’integrazione dei gateway, dei sensori, degli analytics e dei software di gestione di Harman all’interno della piattaforma VMware vCloud NFV): “L’idea è fornire una infrastruttura di rete completamente elastica, ottimizzata e virtualizzata per permettere agli operatori Telco di espandere i loro servizi (anche attraverso il 5G) ed abilitare quindi progetti IoT in differenti mercati”, dice Gelsinger in chiusura. “Una rete completamente virtualizzata permetterà, per esempio, nel mondo delle ‘connected cars’ di erogare servizi di infotainment in alta definizione sfruttando una gestione semplificata delle operazioni, controllo delle policy e self provisioning”.