Tremila espositori da 70 Paesi, duecentomila visitatori, sono i numeri che caratterizzano CeBIT 2017, un’edizione che si è chiusa con delle anticipazioni relative al prossimo anno. Primo fra tutti il cambio di data, nel quale però si legge la volontà di rivedere completamente, come vedremo, l’organizzazione nel suo complesso.
“Gli eccellenti risultati di questa edizione – ha annunciato Oliver Frese, responsabile del CeBIT nel CdA di Deutsche Messe, in occasione della conferenza stampa finale – creano le premesse migliori per l’annuncio di una formula organizzativa completamente nuova a partire dal giugno 2018 mese in cui tra l’11 e il 15 si terrà il prossimo CeBIT. L’idea del nuovo concept sta già mettendo in moto l’energia e l’entusiasmo di tutte le parti interessate. Ci vengono segnalate in continuazione nuove idee. Lavoreremo in stretta collaborazione con i nostri espositori per sfruttare questa straordinaria opportunità di dare al CeBIT una nuova vita come festival dell’innovazione e di rendere la digitalizzazione una realtà sempre più concreta.”
Il prossimo anno la manifestazione avrà tre colonne portanti: d!conomy, d!tec e d!talk, nei padiglioni disposti attorno all’iconico Tetto Expo, che sarà a sua volta il cuore pulsante del d!campus, il campus digitale.
D!tec sarà un vero e proprio festival dell’innovazione, e ospiterà tecnologie dirompenti, istituti di ricerca e startup. d!talk sarà invece lo spazio del confronto, del dibattito e dello scambio di conoscenze e proporrà una serie di conferenze, workshop e keynote in varie location del quartiere fieristico.
Una importante spinta all’impostazione del nuovo concept di CeBIT è stata sicuramente dalla partecipazione all’edizione di quest’anno quale Paese partner del Giappone che ha suscitato grande interesse. Con 120 aziende in due padiglioni, il Giappone ha allestito un’area espositiva molto estesa, la più grande mai realizzata da un paese partner.
“Il Giappone – ha commentato Frese – ha dimostrato di avere già fatto importanti passi avanti nell’era digitale, evidenziando che la presentazione del programma governativo nipponico “Society 5.0” ha illustrato efficacemente la portata delle trasformazioni che la rivoluzione digitale determinerà nell’economia e nella società”.