Salmoiraghi & Viganò quando l’erp è leva del cambiamento

Il gruppo ha saputo guardare all’interno dei propri processi e delle proprie risorse informative per ridisegnare un modello operativo confacente ad attività commerciali evolutesi nel tempo. E lo ha fatto combinando un mix di soluzioni applicative, focalizzandosi sull’area più scoperta dal punto di vista della gestione avanzata dei dati e puntando in modo deciso sul fattore integrazione

Pubblicato il 06 Feb 2006

Salmoiraghi & Viganò è a pieno titolo quello che comunemente si definisce un marchio storico dell’imprenditoria italiana: 150 anni di esperienza nel campo dell’ottica, una brand awareness nell’ordine del 70%, oltre 260 punti vendita al dettaglio in tutta Italia a livello di Gruppo, un giro d’affari nell’ordine dei 110 milioni di euro. Nata attraverso un’operazione di Management by out operata nel 2000 all’interno del gruppo ottico inglese Dollond & Aitchinson (che negli anni ’70 aveva acquistato la storica azienda italiana) e quindi passata nelle mani di Dino Tabacchi nella primavera del 2002, oggi è uno degli operatori più importanti di questo settore e fra i suoi punti di eccellenza, come il restyling dell’immagine aziendale e il layout dei punti vendita, vanta un sistema informativo degno di tale nome grazie alla ferma volontà di innovazione della nuova proprietà.
A confermarci come il driver del cambiamento in fatto di architettura gestionale sia stato Tabacchi in persona ci ha pensato Luca Citroni, che in Salmoiraghi & Viganò ricopre la funzione di responsabile dei Sistemi Informativi e della logistica unitamente a quella di direttore degli acquisti. “Il processo di rinnovamento del sistema informativo – ha precisato Citroni – ha avuto inizio sin dal 1999 ma è nel 2002 che è stato definito un nuovo indirizzo strategico per gli applicativi gestionali, alla luce di una crescita aziendale e di obiettivi di sviluppo tali da considerare necessari investimenti strutturali dedicati a supporto delle potenziate attività di business”. Prima del cambiamento, la società operava con una piattaforma software (Merchandise Management Systems di Jda) preposta alla gestione degli aspetti commerciali e di logistica dei punti vendita e un sistema gestionale contabile semi-proprietario non integrato con gli applicativi verticali di cui sopra. “Implementando l’Erp Diapason di Formula – così Citroni ha descritto il momento di svolta – abbiamo realizzato di fatto il nuovo cuore informativo di Salmoiraghi & Viganò, legandolo in modo integrato alle soluzioni Jda in essere e strutturando in modo adeguato le aree Finance, Logistica e Magazzino. Il target a cui abbiamo lavorato era sia di ordine organizzativo che tecnologico: puntavamo nel primo caso a risorse avanzate in fatto di gestione e amministrazione contabile per i processi commerciali dei due marchi del Gruppo [Salmoiraghi & Viganò e Vistasi, ndr] e nel secondo all’automazione delle operatività quotidiane e di basso valore, dalla registrazione delle fatture all’immissione degli ordini”.


Un partner flessibile, competente e reattivo
La scelta del fornitore di Erp è stata ponderata rispetto a vari fattori e fondata sulla volontà dichiarata di ridurre al minimo i rischi di fermo macchina. Dopo avere considerato varie piattaforme, la scelta è caduta su Formula perché meglio degli altri vendor chiamati in causa, queste le sensazioni maturate dal gruppo di lavoro dedicato al progetto, ha riassunto in una congrua offerta applicativa le esigenze determinate dall’analisi funzionale dei processi e delle modalità operative di gestione effettuata a monte. “La necessità di integrazione dell’Erp con i sistemi esistenti era strategica e vincolante – ha precisato Citroni -, Formula ha curato questo aspetto in team con noi e il consulente allineando l’applicativo con strumenti di emulazione dedicati. La partenza del progetto è stata fissata a luglio del 2003, il go live delle funzioni principali, che sono andate a rimpiazzare il vecchio gestionale, è avvenuto a gennaio 2004, con tempistiche quindi contenute e rispettose degli obiettivi prefissati”. Detto che i mesi successivi sono serviti a vari aggiustamenti, il valore aggiunto del fornitore di Erp si è manifestato anche in relazione alle criticità emerse dalla messa in produzione della piattaforma contabile: nello specifico, il limite numerico delle righe di fatture supportate dal software di Formula è stato superato utilizzando vari artifici tecnici rispetto ai quali il vendor ha risposto in modo efficace e tempestivo dal punto di vista dell’ottimizzazione dell’applicativo. “Il progetto – ci ha quindi sottolineato Citroni – si può considerare un successo anche rispetto agli impatti generati in azienda, nonostante i margini di miglioramento aspettati siano ancora sensibili. La riduzione consistente dei tempi di redazione e chiusura del bilancio, per esempio, resa possibile da un livello di informazioni accessibile molto dettagliato è uno dei benefici più evidenti che abbiamo registrato, ma anche il fatto che gli addetti interessati dalla soluzione abbiano qualitativamente elevato le proprie attività di analisi e controllo dei dati, attraverso maggiore velocità di esecuzione e superiori livelli di personalizzazione, è un valore aggiuntivo che abbiamo conseguito”.

Non solo Erp: anche Crm e Supply chain
La dimostrazione evidente che Salmoiraghi & Viganò sia un’azienda attenta alle potenzialità rese disponibili dalle tecnologie informatiche arriva infine dai progetti in essere in chiave customer relationship e supply chain management. “Sul Crm lavoriamo da tempo – ci ha confermato in proposito Citroni – con una soluzione ibrida che fa leva su un data warehousing dei clienti la cui gestione in fatto di attività di analisi è prossima a tornare in azienda dopo essere stata affidata per lungo tempo in outsourcing. In termini di supply chain abbiamo implementato a fine 2004 un applicativo di Jda che abbiamo esteso ai punti vendita e ad alcuni fornitori strategici extraeuropei e che intendiamo portare all’interno dei processi di alcuni nostri partner italiani entro la fine del 2006, consapevoli di dover superare problematiche di non poco conto quanto a resistenze culturali e politiche nei confronti della nostra richiesta di operare in formato elettronico”. Il quadro descritto è in definitiva quello di un’azienda di medie dimensioni che ha saputo guardare all’interno dei propri processi e delle proprie risorse informative per ridisegnare un modello operativo confacente ad attività commerciali evolutesi nel tempo. E lo ha fatto combinando un mix di soluzioni applicative, focalizzandosi sull’area più scoperta (quella contabile) dal punto di vista della gestione avanzata dei dati e puntando in modo deciso sul fattore integrazione, fattore sempre e comunque determinante per un controllo dei costi efficace.

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