La giustizia in Toscana mette il turbo digitale

Pubblicato il 13 Mar 2008

In Toscana, l’amministrazione della giustizia sarà più snella, trasparente, efficiente, rapida e, soprattutto, più vicina ai professionisti, in particolare gli avvocati, ma anche alle imprese ed ai cittadini, grazie ad un maggior ricorso alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’ICT, e ad una più sinergica integrazione tra sistemi pubblici centrali.

Questi gli obiettivi del protocollo d’intesa che sancisce una più stretta collaborazione tra il Ministero della Giustizia, la Regione Toscana e il CNIPA-Centro Nazionale per l’Informatica nella PA, firmato oggi a Firenze rispettivamente dal sottosegretario Alberto Maritati, dal vicepresidente Federico Gelli e da Floretta Rolleri per Fabio Pistella, presidente del CNIPA, presente la sen. Beatrice Magnolfi, sottosegretario per l’innovazione, la quale ha sottolineato che “è il primo protocollo del genere siglato tra lo Stato e una Regione in questo settore delicato e strategico. In un Paese in cui per riscuotere un credito in via giudiziale servono in media 1.200 giorni, la giustizia telematica è una scelta strategica obbligata”.
Per raggiungere questi scopi vengono innanzitutto attivate le integrazioni tra infrastrutture tecnologiche già esistenti, come la Rete Telematica Regionale Toscana-RTRT e il Sistema Pubblico di Connettività-SPC, con analoghi standard di sicurezza anche in ordine all’identificazione e all’accesso per ottenere l’erogazione di servizi on line a uffici giudiziari, enti pubblici, professioni, cittadini e imprese.
Attraverso SPC, ormai destinato ad essere la “rete federale”, l’infrastruttura telematica del Ministero della Giustizia si interconnette con quella regionale della Toscana facendola così diventare porta di accesso a molteplici servizi, alcuni già presenti localmente, come la cancelleria telematica, la rete dei giudici di pace, l’estensione della sperimentazione del “Legalserve” di Prato, il sistema delle Prefetture e delle Procure per la gestione trasparente dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Si punta anche a favorire un dispiegamento dei servizi per la giustizia in modo integrato e partecipato con le politiche regionali, a partire dai temi della sicurezza e della cultura della legalità; e servizi tesi ad innovare in maniera sostitutiva procedimenti amministrativi in una logica di semplificazione e riduzione del carico burocratico, includendo anche il sistema degli enti locali.
Altri obiettivi sono la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi dl lavoro finalizzati a supportare l’attività giurisdizionale per assicurarle maggiore efficacia e più tempistica (il cosiddetto ufficio di processo); fare leva sull’innovazione degli uffici giudiziari affinché diventino ‘motore di sviluppo’ di nuove relazioni con gli altri soggetti pubblici presenti nel territorio.
“Non ultimo”, ha detto la sen. Magnolfi, “potranno essere avviate forme di collaborazione permanente utili alla condivisione di infrastrutture e servizi nell’ambito del Programma di sviluppo della Società dell’Informazione 2007/2010. Questa collaborazione tecnologica e operativa tra il Ministero della Giustizia, la Regione Toscana e il CNIPA si espanderà gradualmente in altre Regioni del Paese”.

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