14 milioni di posti di lavoro nel mondo entro il 2015.
80.000 nuovi occupati in Italia entro lo stesso anno. Lo
afferma una ricerca di IDC in collaborazione con Microsoft, che
analizza il peso del contributo che il Cloud Computing potrà
dare all’economia.
La ricerca ha analizzato l'utilizzo della nuvola in 40 Paesi
e ha rilevato che il Cloud sarà in grado di generare nuovi
profitti aziendali per un valore di 1,1 miliardi di dollari
l'anno.
Una parte del lavoro svolto dagli esperti di IDC si è
focalizzata sul nostro Paese. In Italia all'interno
del sistema IT i posti di lavoro legati direttamente o
indirettamente alla tecnologia cloud pubblica e privata
passeranno da 67.500 a 152.000.
Questi posti di lavoro saranno suddivisi equamente tra piccole,
medie e grandi imprese. IDC ha sottolineato che le PMI
utilizzeranno i servizi cloud più rapidamente rispetto alle
imprese di grandi dimensioni che sono vincolate agli investimenti
già programmati.
Le tre aree in cui verrà creato il maggior numero di posti di
lavoro correlati al cloud saranno il settore comunicazioni e
media (2,4 milioni) , il settore bancario (1,4 milioni) e il
manufatturiero (1,3 milioni). Qui l'adozione di tecnologie
basate su cloud è una via per semplificare la gestione del
software e migliorare i livelli di servizio: finora il CRM
(Customer Relationship Management) e la collaborazione sono i
servizi basati su cloud più richiesti dalle imprese.
Lo sviluppo del Cloud in Italia è di fondamentale importanza per
due motivi: per le soluzioni tecnologiche evolute a costi
contenuti che presenta e soprattutto per l'importanza
economica strategica che la ricerca ha evidenziato. La
tecnologia cloud favorisce infatti la nascita di nuove figure
professionali, è una tecnologia capace di dare impulso
all'innovazione e di generare nuove competenze e infine
riduce i costi dell'IT.