L’adozione del Cloud rallenta in Europa

Norme europee non uniformi sulla Privacy, processi di business tra diversi Paesi, profonda crisi europea e una recessione cronica saranno i fattori che…

Pubblicato il 05 Giu 2012

Norme europee non uniformi sulla Privacy, processi di business
tra diversi Paesi, profonda crisi europea e una recessione
cronica saranno i fattori che rallenteranno l'adozione del
Cloud in Europa per i prossimi due anni secondo Gartner.

Benché l’interesse più forte verso il Cloud si
registri proprio in Europa, la diversità tra le 44 nazioni che
la compongono rallenterà fortemente il passaggio a questa
tecnologia
.

I rischi e i costi del Cloud che sono un problema generale in
tutto il mondo, in Europa rischiano di diventare un problema
insormontabile facendo naufragare i progetti di adozione.

Gartner ha identificato alcuni inibitori per la diffusione del
Cloud in Europa nei prossimi anni:

Regole sulla privacy dei dati dissimili e troppo soggette
a cambiamenti

Importare i dati personali sul Cloud, proteggerli adeguatamente
rispettando le regole sulla privacy è sempre complicato.

Queste azioni sono dei classici inibitori in tutti i Paesi, ma
possono essere risolti. Per esempio, le aziende in hanno puntato
il dito contro lo US Patriot Act del 2001 che rende non molto
attrattivo l'utilizzo dei provider cloud che si trovano sul
territorio americano, sulla base del fatto che gli Stati Uniti
potrebbero avere accesso ai loro dati.

Il punto per le compagnie Europee è che, nonostante un
gran numero di informazioni errate, e di singoli paesi che
spingono per agende cloud nazionalistiche, ci sono molti modi di
utilizzare il cloud in modo sicuro
.

Anche se i regolamenti internazionali come il Patriot Act
permettono alle autorità di accedere alle informazioni personali
ospitate da terze parti in casi di terrorismo o crimini gravi o
per proteggere la sicurezza nazionale, queste regolamentazioni
sono presenti in moltissimi Paesi e non solo negli USA e tutti i
soggetti devono confrontarsi con esse.

Processi e integrazioni B2B complessi

I diversi problemi dell'Europa sono accentuati quando si
tratta di avviare processi comuni e multienterprise tra Paesi
diversi. In genere, i regolamenti e le business practice in un
Paese sono incompatibili o incomprensibili in un altro, perché
ogni Paese tipicamente estende la legislazione che possedeva
prima.

I fornitori europei di infrastrutture B2B stanno comprendendo
questa complessità e stanno trasformando il problema in
un'opportunità per il loro business.

In un mercato grande e rapido come quello del Cloud
Computing, la diversità legislativa e operativa tra Paesi rende
più lenta la richiesta di Cloud che è visto più come un
ostacolo che come un vantaggio
.

La burocrazia comunitaria

L'Europa dovrebbe abbattere i confini virtuali proponendo
normative comuni per i singoli Stati membri. Questo processo
naturalmente richiederà tempi molto lunghi, specialmente se i
singoli Stati interpreteranno a loro modo le normative
comunitarie, restando nei limiti di ciò che è concesso
dall'Unione stessa.

Gli analisti Gartner sottolineano che ci sono un gran numero di
esempi di questo tipo, il più recente dei quali
sull'einvoicing, e che presto sarà il turno della tecnologia
Cloud.

Oltre a questi fattori che secondo Gartner sono i principali,
anche l'incertezza dovuta alla crisi in corso sta
producendo effetti sulla diffusione del Cloud in Europa, perché
le imprese non investono a sufficienza
.

La conclusione è che in Europa non manca l'attenzione al
Cloud, che anzi è più alta rispetto all'interesse nel resto
del mondo, tuttavia questi fattori inibitori frenano la
diffusione della nuvola.

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