La divisione Systems & Technology Group di IBM ha presentato anche in Italia una serie di nuovi prodotti accomunati, come spiega il Vice President della divisione Enrico Cereda, dall’intento di dare anche alle piccole e medie aziende l’opportunità di avviare progetti Big Data e Cloud Computing. Si tratta di otto Power System, tre nuovi modelli PureSystem, e alcune soluzioni di storage. I Power comprendono 4 sistemi entry level (Power Express 710, 720, 730, 740), dotati di processori Power7+, finora destinati ai sistemi di fascia alta, e proposti a tariffe molto concorrenziali (“Il 710 parte da 5000 euro, il prezzo di un server x86”, spiega Cereda); due PowerLinux (7R1 e 7R2), ottimizzati per le soluzioni di analisi ‘big data’ InfoSphere BigInsights e Streams; e due Power System per medie e grandi imprese (750 e 760). Nello storage le novità riguardano SmartCloud Storage Access (soluzione software per creare ambienti storage cloud), l’upgrade di XIV Storage System, e Real-Time Compression Appliance. Infine gli annunci per PureSystems, la piattaforma midrange di ‘sistemi esperti integrati’ lanciati l’anno scorso da IBM, riguardano nuove versioni di vari componenti per il rilascio accelerato di ambienti e applicazioni in cloud indirizzate a piccole aziende utenti e service provider.
System i, supporto fino al 2021
“Il 2012 è stato positivo per la nostra divisione: nel secondo semestre siamo cresciuti oltre il 20%, e ci aspettiamo anche una buona prima metà del 2013”, spiega Cereda. “Il 2012 è stato anche un anno con molti annunci: nel primo semestre spiccano quelli dei PureSystems, nel secondo abbiamo presentato prodotti di fascia alta, e intanto abbiamo iniziato a registrare decine di vendite di PureSystems, sia a PMI che a grandi imprese, soprattutto banche e telco: l’Italia è una delle country che sono andate meglio in questo campo, con un fatturato quasi triplo rispetto a IBM Germania”. Cereda ha rassicurato poi gli utenti di System i (la piattaforma erede diretta dell’AS/400): “IBM ha pubblicato una roadmap fino al 2017, con supporto fino al 2021: l’azienda utente può così scegliere se rimanere su AS/400, o migrare a sistemi Power o Pure”.
PureSystems: il caso BinHexS
A proposito di PureSystems, il bilancio in Italia per ora parla di un centinaio di sistemi venduti in Italia, con 60 partner certificati. Tra questi c’è BinHexS, uno dei primi acquirenti di PureSystems in Italia. “Siamo partiti da un’analisi dei costi del nostro data center – spiega il direttore tecnico di BinHexS, Michele Seminara -, ed è emerso che il 65% è legato alle risorse umane: ci serviva quindi un’infrastruttura tecnica molto semplice, per permettere anche a sistemisti giovani di fare attività di gestione, e in effetti PureFlex consente di gestire tutto con una sola interfaccia – storage, switch, macchine virtuali, deployment, gestione dei carichi Power e Intel -, grazie a Flex System Management, il componente più interessante della piattaforma”. Ora PureFlex è in produzione in BinHexS da circa 5 mesi: “Non è più necessaria la presenza quotidiana del sistemista senior, e inoltre la virtualizzazione è più profonda, ed è ridotta al minimo la necessità di fare ‘fine tuning’ dei vari sottosistemi”.